(ASI) “La capitale di Israele è Gerusalemme. Israele, come ogni stato sovrano, ha il diritto di determinare la sua capitale”. Lo ha dichiarato Donald Trump, in un videomessaggio, in occasione della cerimonia odierna di apertura dell’ambasciata americana. Il capo della Casa Bianca ha detto che oggi è un grande giorno per il suo alleato mediorientale, in cui ricorre il settantesimo anniversario dalla sua fondazione.
Il tycoon ha twittato poco dopo: “Gli Stati Uniti restano impegnati per un accordo di pace”. Hanno presenziato all’evento la figlia di Trump, Ivanka, suo marito Jared Koushner, l’ambasciatore di Washington David Friedman, il sottosegretario di Stato Usa John Sullivan e il ministro del Tesoro americano David Mnuchin. Vi erano anche il presidente israeliano Reuven Rivlin. Il premier Benjamin Netanyahu ha ringraziato Trump “per aver avuto il coraggio di mantenere la promessa” di trasferire la principale sua sede diplomatica da Tel Aviv alla Città Santa, ammettendo così di “non avere migliori amici al mondo” che il paese più forte del pianeta. Tutto ciò ha scatenato però forti proteste a Gaza, dove si sono verificati scontri con l’esercito israeliano. Quest’ultimo ha denunciato il tentativo di numerosi dimostranti di sfondare i recenti che separano tale località dallo Stato ebraico e il lancio di oggetti contro i propri soldati. I militari sono stati costretti, a loro dire, a reagire alle provocazioni anche con raid aerei. Il bilancio è drammatico: 52 morti, 2.400 feriti di cui 27 in gravi condizioni. Le violenze israeliane sono state condannate dalla Russia, dall’Egitto e dall’Iran. I tre governi hanno espresso la propria solidarietà alla popolazione della Striscia, ribadendo al contempo il diritto dei palestinesi ad avere un proprio stato con Gerusalemme est come capitale. La Casa Bianca ha provato a gettare acqua sul fuoco, evidenziando che lo status finale sarà deciso da israeliani e palestinesi. Guatemala, Paraguay, Romania e Repubblica Ceca seguiranno presto però l’esempio degli Stati Uniti. Hamas ed Hezbollah hanno minacciato una dura reazione nei prossimi giorni, mentre il capo di Al Qaeda, Ayman al Zawairi, ha invitato tutti i musulmani ad avviare la guerra Santa contro Israele e gli Stati Uniti.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia