(ASI) I risultati ottenuti dalla Siria negli ultimi mesi sia a livello nazionale che internazionale dimostrano che le nostre politiche erano giuste. Lo sostiene il governo siriano del legittimo presidente Bashar al Assad come riferito nel corso di una conferenza stampa che ha esaminato i fatti avvenuti nel paese dal 2011, ovvero da quando i ribelli sostenuti dagli Usa e dall'occidente hanno scatenato nel paese una cruenta guerra civile che ha permesso anche ai terroristi del fantomatico Stato islamico di entrare nel paese conquistandone vaste parti.
A Damasco si è svolta una riunione che ha visto presenti il presidente siriano Assad, il Vice Ministro degli Esteri iraniano per gli affari arabi e africani Hossein Yaberi Ansari nel corso della quale Assad ha ribadito la bontà del suo operato civile, politico e sociale rispetto a quello di molti paesi che invece volevano gettare il paese nel caos divedendolo su basi religiose.
Nel corso dell'incontro Assad ha ricordato come gli avvenimenti degli ultimi mesi, la prepotenza avanzata delle truppe regolari sostenute dalla Russia hanno di fatto sconfitto i terroristi dell'Isis riportando una sostanziale stabilità in una regione sensibile come il Medio Oriente.
Il presidente siriano ha sottolineato l'importanza di mantenere un coordinamento tra Damasco e Teheran, in particolare per quanto riguarda la lotta contro il terrorismo.
Ovviamente l'allenza tra Siria e Iran non è ben vista da Tel Aviv che vede nei paesi paesi, ed in Hezbollah, i principali sostenitori della causa palestinese.
Secondo le cifre fornite dalle Nazioni Unite (ONU) la guerra in Siria ha lasciato più di 300mila morti e cinque milioni di profughi.
Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia
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