(ASI) Vienna – Il nuovo governo austriaco potrebbe essere formato dal duo popolari e nazionalisti. Infatti il nuovo Presidente Sebastian Kurz ha invitato alle consultazioni i nazionalisti del Freiheitliche Partei Österreichs – FPÖ (Partito della Libertà Austriaco – PLA), per costituire il nuovo governo.
Sembra dunque realizzarsi quanto era già stato preannunciato subito dopo le recenti elezioni legislative.
Il trentunenne Sebastian Kurz ha vinto quest’ultime elezioni spostando a “destra” l’Österreichische Volkspartei – ÖVP (Partito Popolare Austriaco – PPA). Da sempre caratterizzatosi come forza politica di centro, il Partito Popolare Austriaco ha governato quasi ininterrottamente in alleanza con il Sozialdemokratische Partei Österreichs – SPÖ (Partito Socialdemocratico d'Austria – PSA) dal secondo dopoguerra in poi. Ma con l’avvento della nuova leadership di Kurz, i popolari hanno assunto posizioni più intransigenti in riguardo all’immigrazione – specie verso i flussi migratori che cercano di penetrare in Austria dal confine con l’Italia – e chiedendo rapporti più incisivi dell’Austria verso l’Unione Europea. Queste nuove posizioni dei popolari sono state un forte richiamo elettorale in loro favore, e in esse molti hanno visto un tentativo dei popolari di inseguire il voto nazionalista del FPÖ: tanto che lo stesso leader nazionalista e candidato Premier Heinz-Christian Strache, durante le elezioni ha accusato Kurz di copiare il suo programma.
Il neo-Premier austriaco in una conferenza stampa ha dichiarato di aver convocato Heinz-Christian Strache – il cui partito si è attestato come terzo a livello nazionale – ai negoziati per la costituzione del nuovo Governo; Kurz ha anche aggiunto di avere registrato come “assai costruttivi” i colloqui iniziali. Sempre Kurz ha dichiarato che spera di trovare un accordo prima di Natale, ma in ogni caso il nuovo Governo dovrà essere “stabile” e dalla connotazione “europeista”, come tende a precisare il Presidente austriaco.
Se il progetto andasse in porto, sarebbe il nuovo tentativo di partorire un Governo di “centrodestra” dopo il precedente fallimento avutosi in seguito alle elezioni parlamentari del 1999, quando i popolari formarono un iniziale Governo coi nazionalisti allora guidati da Jörg Haider. Ma tale tentativo venne bocciato dall’Unione Europea che sanzionò l’Austria per questa iniziativa facendo conseguenzialmente cadere l’alleanza popolari-nazionalisti. Questo accade perché allora le dirigenze dell’UE dissero che non avrebbero più tollerato che dal 1945 in poi una forza nazionalista potesse governare un Paese europeo.
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia