(ASI) Russia, Iran e Turchia nei giorni scorsi hanno firmato un accordo del valore di 7 miliardi di dollari per realizzare investimenti comuni nel settore petrolifero ed in quello del gas.
A darne notizia la stampa turca tramite un comunicato della società turca Unit, tra i firmatari dell'accordo dello scorso 8 agosto. Le altre parti che hanno siglato l'intesa sono la russa Zarubezhneft e l'iraniana Ghadir.
In base a quanto riferito dalla stampa di Ankara le attività di ricerca e sviluppo si svolgeranno in tre giacimenti di petrolio ed in uno di gas, tutti in territorio iraniano.
Secondo le stime più recenti i tre giacimenti interessati hanno una capacità di 10 miliardi di barili, e produrranno circa 100mila barili di petrolio al giorno; il giaicmento gassoso invece ha una capacità di 75 miliardi di metri cubi all’anno.
La società iraniana, legata al ministero del Petrolio, riferisce che quello siglato a Mosca è il primo accordo tripartito di partenariato e investimenti tra imprese iraniane e straniere, in base al quale le parti istituiranno joint venture per finanziarie progetti in Iran e all’estero. L’intesa prevede che la Ghadir diventi leader del consorzio, mentre le altre società potranno partecipare con quote di investimento nei progetti finanziati congiuntamente.
L'intesa, oltre al valore economico, ha una grande rilevanza a livello geopolitico. Non solo rinforza l'asse tra Mosca e Teheran ma conferma il riavvicinamento tra l'Iran e la Turchia dopo anni di frizioni; inoltre rafforza la posizione della Reppubblica iraniana a livello globale. Non a caso ieri il presidente Rohani è tornato a ventilare la possibilità di riprendere il programma nucleare del suo paese che ora avendo Mosca ed Ankara dalla propria parte eviterebbe il contraccolpo di nuove, eventuali, sanzioni statunitensi.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia