(ASI) Le molte morti di Bin Laden hanno fatto sempre discutere. L'ultima in ordine di tempo per le modalità in cui avvenuta e per come è stata mal gestita dal governo americano lascia molti dubbi. Inoltre, molte sono state le critiche sugli omicidi mirati, fatta dai corpi speciali statunitensi in terra straniera in sfregio alla sovranità nazionale del Pakistan e alle norme del diritto che prevedono per ogni accusato un regolare processo. Senza poi parlare della sepoltura in mare di Bin Laden fatta, cosa da non sottovalutare, non secondo il tradizionale rito islamico.
Ancora una volta gli Usa hanno dato un pessimo esempio di come si debba intendere per loro e per l'occidente civiltà e democrazia. Quei modelli e valori che, con ogni mezzo, vorrebbero esportare (imporre) in ogni angolo del mondo. Infine sulla presunta morte di Bin Laden interviene il ministro dell'Intelligence iraniano, Heydar Moslehi che all'Agenzia di Stampa iraniana Isna rilascia la seguente dichiarazione. "Osama Bin Laden non è stato ucciso il 2 maggio. Il blitz Usa contro Bin Laden e' stato una montatura poiche' il capo di al-Qaeda era gia' "morto di malattia tempo fa".,. In base alle informazioni accurate e documenti affidabili in possesso dell'Intelligence iraniana, "Bin Laden è morto prima ma il presidente americano Barack Obama ha dato l'annuncio solo ora per servirsene in vista delle elezioni presidenziali dell'anno prossimo negli Stati Uniti", ha aggiunto. "Con la diffusione di simili notizie false, ha proseguito il ministro, la Casa Bianca cerca di distogliere l'attenzione dalle rivoluzioni popolari in corso nella regione, ma anche dai problemi interni agli Stati Uniti e dalla fragile situazione economica. Se i militari Usa e l'intelligence hanno veramente arrestato o ucciso Bin Laden, perche' non lo mostrano al mondo e hanno detto di averlo gettato in mare?", ha chiesto Moslehi, al termine di un vertice di governo.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione