(ASI) In Italia l'infedeltà e l'evasione fiscali sono purtroppo diventate una consuetudine perniciosa che la Magistratura e la Guardia di Finanza cercano di contrastare con tutti i mezzi.
Le ricadute sociali sono note: lo Stato si vede privato di rilevanti risorse da destinare principalmente alle classi sociali più disagiate, che rappresentano oggi in Italia (e non solo) la gran parte della società civile. Nei fatti un crimine contro lo Stato e la Nazione.
WikiLeaks, la nota organizzazione internazionale indipendente, specializzata nella divulgazione di documenti coperti dal segreto (di Stato, militare, industriale, bancario e politico), ha diffuso informazioni interne al partito En Marche; tra queste - come sembra - email e documenti contabili riconducibili ad un conto bancario, che Macron possiederebbe (sotto falso nome?) in paradisi fiscali dei Caraibi (Isole Bahamas). La cifra sarebbe enormemente superiore ai circa 35.000 euro dichiarati al Fisco francese, quando invece quelle di altri candidati alle presidenziali, come Mélenchon e Le Pen, ammonterebbero rispettivamente a circa 900.000 e 600.000 euro (fonte: ZeroHedge).
Secondo un comunicato di En Marche i documenti in circolazione sono stati rubati attraverso operazioni di pirateria informatica per “destabilizzare le elezioni democratiche” e mettere in cattiva luce Macron presso l'elettorato francese. Ciò non significa che i documenti siano necessariamente falsi. In ogni caso, spetterà alla Magistratura indagare ed andare a fondo della vicenda. Naturalmente, senza condizionamenti di media, potentati economici e poteri politici, presenti e futuri. In Francia come altrove.
Naturalmente si invitano i lettori ad approfondire.