(ASI) La presente tornata elettorale per le presidenziali francesi, probabilmente passerà alla storia per le novità in campo e per le più strane convergenze politiche.
Un particolare quasi ignorato dalle fonti di informazione è stata la manifestazione parigina della Massoneria francese. I rappresentanti di sette Logge (Grand Orient de France, la Fédération française du Droit humain, la Grande Loge féminine de France , la Grande Loge féminine de Memphis Misraïm, la Grande Loge mixte universelle, la Grande Loge mixte de France et la Grande Loge des cultures et de la spiritualité) hanno sfilato per la capitale.
L'“appello repubblicano” da loro firmato, invita gli elettori d'oltralpe a non votare Marine Le Pen.
Fin qui niente di scandaloso: in fondo l'invito viene dai pronipoti di Monsieur Joseph-Ignace Guillotin, brevettatore del metodo più pratico per tagliare le teste alla fine del secolo XVIII:la ghigliottina, appunto.
Un altro nemico giurato della Le Pen e del Front National nel frattempo si è specializzato nel taglio delle gole: l'ISIS che ha trovato terreno fertile in una Francia permissivista. Quindi, nei fatti, si è avuta una convergenza politica fra queste due realtà. Purtroppo, la Le Pen, ma soprattutto i Francesci, devono fare i conti anche con i tagliatori di posti di lavoro che stanno finendo di uccidere il tessuto economico e sociale della Francia, come del resto d'Europa. Qui, non è più questione di Massoneria o ISIS, ma di poteri forti, finanza internazionale, turbo capitalismo globalista e mercato senza regole. E' pur vero che è azzardato parlare di un'alleanza pianificata tra le tre entità. Resta il fatto però che tutte concorrono ad un'Europa che conserva ben poco di europeo. Dalla cultura, alla economia, alla concezione sociale dello Stato. Il segnale elettorale che viene dal successo del Front National di Marine Le Pen che pone al centro il "risveglio del popolo" può essere interprato come un sintomo della crisi del sistema UE germanocentrica ed in generale del sistema mondialista.