(ASI) La crescita per la spesa militare in Italia è aumentata dell’11 per cento tra il 2015 ed il 2016, confermando un trend globale. Lo riferisce l’annuale rapporto del Sipri, Stockholm International Peace Research Institute (Sipri). L’aumento italiano è però di circa 5 volte superiore a quello degli altri paesi europei dove la crescita si attesta intorno al 2,5.
Secondo l’istituto svedese a livello mondiale le spese militari sono aumentate lo scorso anno di 1686 miliardi. Spese in aumento praticamente in tutti i continenti ad eccezione dell’America centrale, di quella caraibica e del Medio oriente, anche se l’istituto non ha avuto a disposizione i dati di tutti i paesi di quest’area.
Gli Stati Uniti rimangono il paese con le spese militari più elevate a livello annuale al mondo, con una crescita dell'1,7 per cento tra il 2015 e il 2016 attestandosi a 611 miliardi di dollari. Dopo gli Usa la Cina, dove la spesa militare è aumentata del 5,4 per cento, toccando i 215 miliardi di dollari, un tasso di crescita notevolmente inferiore rispetto agli anni scorsi.
La Russia ha aumentato le spese del 5,9 per cento lo scorso, raggiungendo una quota pari a 69,2 miliardi di dollari, e diventando il terzo paese in termini di fondi investiti nel settore. Mosca ha superato l’Arabia saudita che ha diminuite le proprie spese militari del 30 per cento.
L’India ha aumentato la propria spesa militare dell’8,5.
Tra i paesi che hanno diminuito le spese militari si segnalano il Venezuela, che le ha ridotte del 56 per cento, e l’Iraq, dove il calo è stato del 36 per cento; più contenute le diminuzioni in Angola, Messico e Perù.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia