(ASI) Nella notte tra il primo ed il due di maggio 2011 è scoppiata la notizia che in Pakistan, forze speciali USA avevano attaccato la residenza di Osama Bin Laden a 60 chilometri da Islamabad e che nel conflitto a fuoco, Osama Bin Laden era rimasto ucciso.
L’annuncio è stato dato dallo stesso presidente USA Barak Obama in un flash televisivo e, naturalmente, la notizia è volata sugli schermi di tutte le Tv e sulle prime pagine di tutti i giornali.
Premesso che noi non vogliamo fare del complottismo a tutti i costi, né fare esercizio di dietrologia spicciola, pure, ci sembra il caso di evidenziare alcune contraddizioni o quantomeno alcuni aspetti poco chiari che, con il passare delle ore sono emersi dalle stesse cronache dei resoconti ufficiali dell’avvenimento.
- La fotografia del cadavere di Bin Laden che i primi resoconti ufficiali davano come scattata dalle forze che avevano effettuato il blitz e che lo ritraevano con barba e capelli nerissimi, contrariamente a quelle di qualche anno fa dove appariva canuto e fortemente brizzolato, e con il volto sfigurato dalle ferite e coperto di sangue, é stata dichiarata un falso dalla TV Pakistana.
- Il cadavere di Bin Laden, sequestrato dalle forze speciali USA e trasportato in elicottero, dopo essere stato rifiutato da un paio di Stati orientali, è stato frettolosamente sepolto in mare anziché essere trasportato negli USA per gli accertamenti patologici del caso.
Già in merito all’attentato dell’11 Settembre alle Twin Tovers, strettamente collegato a Bin Laden e che scatenò la guerra in Afganistan, c’erano stati, come tutti sanno, alcuni aspetti poco chiari e che non sono stati mai chiariti ed anche ora che parrebbe giunto l’epilogo della questione con la morte di Bin Laden, saltano fuori incongruenze e misteri che non possono non alimentare dei dubbi sull’effettivo svolgimento della vicenda se non addirittura sul suo esito finale.
Se il primo elemento di dubbio ( la fotografia ) è un pasticcio che fa pensare e solleva dubbi, il secondo e cioè il non avere provveduto a portare il cadavere di Bin Laden negli USA, ma di averlo troppo frettolosamente seppellito in mare, è ancora più misterioso e pieno di incongruenze perché è evidente che l’interesse degli USA era quello di potere dimostrare, con il “corpo del delitto”, la veridicità delle affermazioni ufficiali, mentre l’averlo sepolto in mare, toglie valore all’efficacia ed alla credibilità delle comunicazioni ufficiali che a questo punto non hanno alcun riscontro probatorio, ma si basano unicamente sulla credibilità delle dichiarazioni ufficiali.
Tutti ricordiamo quale valore abbiano avuto tali dichiarazioni nel caso dell’Iraq, quando, per giustificare l’intervento bellico, si affermò che quello Stato possedeva armi di distruzione di massa e che era colluso con Al Qaeda mentre poi tutto ciò risultò assolutamente falso ..!
Viene il legittimo dubbio che tutta la faccenda possa essere una montatura fatta ad arte, sia per motivi di politica internazionale, che, soprattutto, per motivi di politica interna dato che a breve Obama dovrà affrontare le urne per le elezioni presidenziali e che l’avere risolto il “caso Bin Laden” gli darà certamente un grande vantaggio sugli eventuali avversari.
Ecco perché siamo per ora scettici ed attendiamo maggiori e più concrete prove per dare credito alle dichiarazioni ufficiali del presidente Obama.