Questione Palestina le Co-mai chiedono a Trump due Stati e due popoli e auspicano una pace duratura in Medio Oriente
(ASI) Roma - Se prosegue il focolaio di polemiche post "muslim ban", il provvedimento voluto dal nuovo Presidente americano Donald Trump che ha incontrato l'opposizione dei giudici federali di diversi Stati, primo fra tutti il giudice di Seattle James Robart che ne ha bloccato l'applicazione ripristinando oltre 60.000 visti revocati, il Canada continua a tendere la mano ai migranti e ai rifugiati "proseguendo la sua politica di accoglienza". Lo rivela a Trump il primo Ministro canadese Justin Trudeau nel corso della conferenza che si è svolta il 14 di febbraio alla Casa Bianca, dove ad emergere, oltre alla reciproca volontà di rafforzare la cooperazione economica, è la posizione antitetica delle due parti in gioco proprio nei confronti dell'immigrazione. Nella stessa occasione, infatti, Trump ha difeso la caccia agli immigrati ancora in corso nel Paese ad opera delle forze dell'ordine che avrebbe portato, secondo la stampa, a oltre 600 arresti.
"Siamo con Justin Trudeau e con tutti i Paesi che difendono la democrazia e la cittadinanza globale", dichiara il Prof. Foad Aodi, Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), del Movimento Internazionale "Uniti per Unire" e dell'Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI). La risposta ai muri "costruiti nei confronti degli immigrati" - come dichiara Aodi - sta nello sviluppo di nuove realtà che dall'Italia diventino portatrici di dialogo interculturale e interreligioso e di cooperazione socio-sanitaria.
"Con i nostri movimenti abbiamo istituito la Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa Denominata #Cristianinmoschea - prosegue Aodi - che unisce uomini e donne e numerose realtà delle diverse religioni e laiche per costruire ponti di dialogo e di pace contro il terrorismo e le strumentalizzazioni del mondo arabo e musulmano. Adesso ci prepariamo a rendere operativa anche la Confederazione internazionale dell'Unione Medica Euromediterranea - UMEM, della quale i membri provengono già da 50 Paesi Euromediterranei per favorire l'internazionalizzazione della Sanità, la ricerca e lo scambio socio-sanitario creando nuovi servizi e portando conoscenza in entrambe le Sponde del Mediterraneo, senza fare distinzione tra Paesi di serie A e di serie B. Questa è la nostra "ricetta" composta dai tre progetti congiunti "buona immigrazione", "buona sanità" e "Manifesto Co-mai per il dialogo e la legalità" già presentati alle istituzioni italiane a favore dell'integrazione e per contrastare l'attuale avanzamento di certe politiche, prevalentemente di destra, che possono rallentare il processo di integrazione a causa di strumentalizzazioni politiche e dei crescenti pregiudizi".
Al Presidente Trump Aodi risponde riguardo la questione-Palestina: "Chiediamo due Stai e due popoli e una pace duratura in Medio Oriente".
Da parte sua, il Dr. Khalil Altoubat, Consigliere diplomatico di Co-mai e membro del Consiglio per le relazioni con l'Islam italiano afferma: "Noi siamo per costruire ponti e non muri; uno di questi é il muro di Berlino che non è servito a bloccare i tedeschi da est a ovest ed é crollato con la forza dei popoli e del dialogo guidato da Sua Santità Giovanni Paolo II. Invitiamo il Presidente Trump a riflettere sulla constatazione che il 5 per cento degli scienziati americani sono immigrati e che l'immigrazione è una risorsa per tutti noi".
Kamel Belaitouche, Presidente dell'Associazione nordafricani in Italia e Segretario Generale di Co-mai aggiunge: "Donald Trump si isola da solo giorno dopo giorno mette in pericolo i valori americani con disapprovazione dei cittadini. Tuttavia, ha avuto un No dalla Ue che ha deciso di continuare a prendersi cura dei rifugiati. la religione musulmana fa parte del tessuto sociale americano e non è stata importata dai terroristi. Tutti gli esseri umani nascono uguali nella loro dignità".
Mentre il Dr. Fabio Massimo Abenavoli, Coordinatore del Dipartimento Cooperazione del Movimento Uniti per Unire, afferma: "Al posto dei muri investiamo nel favorire lo sviluppo socio- economico nei Paesi di origine di questi nostri fratelli, costretti a lasciare i loro Paesi per disperazione".
Il Dr. Mohammed Khalili, Presidente della Comunità Giordana in Italia ed esponente di Co-mai, dichiara: "Il pregiudizio religioso ed etnico é stato sempre il concime per il terrorismo che accresce l'odio nato da interesse personale e politico. Tutte le religioni ribadiscono il rispetto, l'amore e la pace fra i popoli".
Il Segretario Generale di Amsi, Dr. Kamran Paknegad conclude: "Come riportato dalla stampa, in tutto il mondo il popolo protesta contro i decreti legge del Presidente Trump che sono definiti anticostituzionale e razzisti.Tali provvedimenti vanno combattuti da tutte le forze democratiche. Noi di AMSI saremo in prima linea. l'America é stata costituita da immigrati. L'islamofobia diffusa non può portare a niente di buono, la discriminazione tra i popoli non è accettabile in un mondo che deve essere unito per combattere il terrorismo cieco".