(ASI)- Non ci saranno nuove sanzioni alla Russia. Questo quanto emerso dal documento presentato al termine del summit notturno che avrebbe dovuto decidere l’approvazione di nuove sanzioni comunitarie contro la Russia. Tali sanzioni, fortemente volute dall’asse Berlino – Londra – Parigi, avrebbero dovuto essere una misura punitiva per l’impegno russo in Siria. Invece a sorpresa, al termine del summit notturno dei capi di stato e di governo europei a Bruxelles, a sorpresa, la linea nord europea è stata sconfitta.
A prevalere è stata invece la linea italiana del premier Matteo Renzi e di Federica Mogherini, alto rappresentante europeo per la politica estera. Il premier Renzi si era espresso contro le sanzioni poiché “sono inutili in quanto non rappresentano un deterrente” e “sono dannose poiché abbiamo invece bisogno di aprire un dialogo stabile e paritario con la Russia di Putin”. Tale linea era sta fortemente osteggiata, oltre che dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, anche dalla premier britannica Teresa May, e dal presidente francese Francoise Hollande. La May aveva iniziato infatti il proprio discorso a sostegno delle sanzioni parlando di non ben specificate “terribili atrocità” commesse dai russi in Siria. Hollande aveva invece parlato di pesanti e indiscriminati bombardamenti sulla popolazione civile. Tali argomentazioni, pienamente condivise da Berlino, sembravano apparentemente inattaccabili. Invece, non solo l’Italia ha ribadito il proprio no, ma ha anche trovato un forte sostegno nell’ Ungheria del premier Viktor Orban, e un altrettanto forte sponda nella Grecia. Per Budapest ed Atene, la posizione di Roma nettamente contraria a nuove sanzioni è da ritenersi “sensata e condivisibile”. Questo ha portato nella tarda nottata di ieri ad un documento in cui, al contrario di quanto ci potesse aspettare alla vigilia del summit, le argomentazioni del nord Europa non solo sono state respinte, ma i suoi stessi capi di stato hanno dovuto accettare la linea italiana. Il contraccolpo non ha tardato a farsi sentire. Nonostante la Merkel abbia cercato di minimizzare l’accaduto affermando che “non aveva fatte proprie le argomentazioni del testo iniziale”, oggi Der Spiegel ha titolato: “L’Europa ha paura di imporre nuove sanzioni alla Russia”. Il quotidiano ha infatti aspramente criticato la presunta “presunta” debolezza dimostrata dall’Europa in generale e dalla cancellier tedesca in particolare.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia