(ASI) Roma – I soldati italiani saranno inviati al confine europeo con la Russia. Sembra di essere ripiombati a settanta anni fa, durante il secondo conflitto mondiale. Ma che succede, si sta organizzando una nuova “Campagna di Russia”? No, niente di tutto questo.
La notizia l’ha data il segretario della NATO (North Atlantic Treaty Organization, ovvero l’Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord che rappresenta l’alleanza e la collaborazione nel settore della difesa dei Paesi che fanno parte del “Patto Atlantico” firmato il 4 aprile 1949, tra cui l’Italia) ed ex Primo Ministro della Norvegia Jens Stoltenberg al quotidiano La Stampa, in un’intervista rilasciata in conclusione dell’evento organizzato a Roma per la celebrazione del 50esimo anniversario del NATO Defense College in Italia – la scuola militare internazionale della NATO, equivalente ad una scuola di guerra o di Staff ubicato presso la città militare della Cecchignola.
Stoltenberg afferma che gli italiani nel 2018 «Faranno parte di uno dei quattro battaglioni dell'Alleanza schierati nei Paesi baltici». «Si tratta – continua il segretario della NATO – di una presenza simbolica in una forza da quattromila unità. La missione ha la funzione di prevenire un eventuale conflitto». Ma tutto questo deve essere visto nel segno del “dialogo e della pace”, sottolinea Stoltenberg. Per l’ex Primo Ministro norvegese, deve essere ristabilito il concetto di “deterrenza”, «un concetto che si è dimostrato valido per quasi settant'anni».
Sempre nel 2018, aggiunge Jens Stoltenberg, «l'Italia sarà nazione guida nel Vjtf», la Task Force di intervento ultrarapido in grado di intervenire in cinque giorni in caso di emergenza sulla frontiera orientale. «La responsabilità della Nato è prevenire la guerra. Conservare la pace. Per questo anche il linguaggio è importante e io non farò nulla per aumentare le tensioni. Anche perché non vedo minacce imminenti per gli alleati. Ce n'è una terroristica, ma non militare», dichiara al termine dell’intervista il segretario della NATO.
La Russia dal canto suo non fa attendere la risposta. «La politica della Nato è distruttiva», chiosa nettamente Maria Vladimirovna Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, in un commento rilasciato all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia). L'intervista di Stoltenberg è stata presa dal Governo russo come una provocazione senza precedenti. «Questa politica – dichiara Zakharova - non mira alla lotta contro minacce e sfide comuni, ma a un ulteriore allontanamento dei Paesi gli uni dagli altri». «...invece di sviluppare relazioni profonde e di buon vicinato, l'Alleanza è impegnata a costruire nuove linee di divisione in Europa», denuncia con forza la
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia