(ASI) Con un atto senza precedenti, il governatore della regione Banska Bystrica e leader del Partito Popolare Nostra Slovacchia (LSNS), ha iniziato la raccolta firme per una mobilitazione referendaria finalizzata ad ottenere non solo l'uscita della Slovacchia dalla UE ma anche dalla Nato.
Sarebbe la prima volta che in Europa uno dei componenti lascia l'Alleanza Atlantica, che proprio oggi si riunisce a Varsavia per confermare la sua politica di tensione verso la Russia e di occupazione coloniale del suolo europeo, e non è certo casuale che a lanciare la sfida sia proprio Kotleba, capace di portare in tempo record il suo partito ad ottenere 14 deputati in Parlamento in aperto contrasto con quei poteri forti che, ormai da 70 anni, tengono sotto scacco i popoli europei. Roberto Fiore, leader di Forza Nuova e Alliance for Peace and Freedom, intervenuto due settimane fa, insieme ad esponenti dell'NPD e di Alba Dorata, ad un convegno di Nostra Slovacchia ha così espresso la propria soddisfazione: "Questa mobilitazione referendaria va collegata con quella del 2 ottobre in Ungheria - referendum contro le quote UE sull'immigrazione - e con le elezioni austriache dello stesso 2 ottobre in cui la sfida sarà tra Norbert Hofer, che si è espresso con forza contro il TTIP, e l'anziano massone Alexander Van der Bellen, che solo grazie ai noti brogli ha potuto tener testa ad un'ondata patriottica che appare ormai inarrestabile. Ondata che seguiamo con grande partecipazione ed interesse e a cui si aggiunge quindi anche la Slovacchia: la via della libertà per i popoli europei è ormai segnata".