(ASI) Leggera schiarita nei rapporti diplomatici tra Caracas e Washington. L’occasione per la distensione è stata offerta dall’anniversario dell’Indipendenza Usa celebrato ieri.
Il governo venezuelano ha infatti pubblicato sul proprio profilo ufficiale “Twitter” un messaggio agli Usa con la quale elogiava “le ragioni dell’indipendenza degli Usa come il diritto alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità per il proprio popolo”. La ricorrenza ha offerto al Venezuela l’occasione per chiedere alla controparte di stabilire relazioni bilaterali basate sul rispetto dei valori di emancipazione della nazione nordamericana. Da tempo i rapporti tra Venezuela e Usa sono molti tesi. Lo scorso 16 giugno il presidente venezuelano, Nicola Maduro, aveva ribadito che il governo di Caracas era disponibile ad avere normali rapporti diplomatici con gli Usa purché basati sul rispetto reciproco e la pace. Una settimana più tardi, il 22 giugno, Maduro ha incontrato il sottosegretario per gli affari politici del Ministero degli Esteri Usa, Thomas Shannon.
Uno dei punti più bassi nelle relazioni bilaterali tra i due paesi è stato toccato lo scorso 4 maggio quando il ministero degli Esteri di Caracas ha accusato il governo di Washington di negare i visti ai funzionari venezuelani contravvenendo così al diritto internazionale. L’accusa è stata mossa da Delcy Rodriguez, ministro degli Esteri, secondo cui Washington avrebbe negato i visti consolari a diversi funzionari venezuelani che dovevano partecipare ad alcuni eventi internazionali negli Usa. “Sono costretta – ha detto la Rodriguez – a riferire che il governo di Washington ha negato i visti per partecipare a eventi internazionali”. Parlando all’emittente televisiva “Vtv” la Rodriguez ha ricordato che in precedenti occasioni, il governo degli Stati Uniti aveva già negato i visti ai diplomatici venezuelani in piena violazione del diritto internazionale; “questo – ha aggiunto – è molto grave, sono in programma eventi bilaterali e gli Usa non possono rifiutarsi di concedere i visti”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia