(ASI) Padova - Non sarebbe stata impresa facile per il Front National di Marine e Marion Le Pen. Quello, era lapalissiano. Quando i media hanno cominciato di parlare di patto col diavolo tra repubblicani e socialisti per non fare passare il Fronte alle elezioni, onestamente, non volevo crederci. Eppure, il patto è di vecchia data.
Mitterand e Chirac hanno ordita la stessa trama diversi anni fa. La massoneria, oggi come allora, è scesa in campo per ammonire i francesi, così come il Primo Ministro Valls ha evocato lo spettro di una guerra civile (1). Il gioco è stato semplicissimo. Ritirare i candidati di uno schieramento per favorire l'altro, nello specifico, la sinistra ha invitato (dai vertici del partito) espressamente di votare i repubblicani di Sarkozy. La destra moderata, tranquilla, non pericolosa e anti - sistema (e anti - euro), che ricordiamo, ha destituito Gheddafi, ha distrutto la Libia e ha reso il Mediterraneo una polveriera, oggi in mano alle milizie del Daesh. L'importante è stato bloccare il Fronte Nazionale. E ci sono riusciti.
Ad aprire le danze è stato il Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, Daniel Keller (2). Per lui, la Repubblica di Francia, nelle mani del Partito Lepenista, sarebbe stata in pericolo. Addirittura, invitava a prendere coscienza di cosa significherebbe il FN quale « premier parti de France». Quindi i francs-maçons, o i framassoni, sono scesi in campo. Tutto il potenziale massonico, mediatico, dell'estabilshment politico e culturale, ha evitato il "presunto disastro". E comunque, un governo con il Fronte Nazionale sarebbe stato impossibile, in quanto boicottato ovunque, in qualsiasi regione.
Il Fronte Nazionale comunque ha diversi meriti. Il primo, quello di parlare di temi che sia la sinistra che la destra "tradizionale" hanno abbandonato: Patria, lavoro, identità. Non rifiuta affatto la Rivoluzione Francese, come ha detto il Gran Maestro Keller, ma non ammetterebbe mai l'amorfo meticciato che è la Francia di questi ultimi anni. E come ha detto Marine Le Pen, da una parte ora vi sono i mondialisti e nemici di Francia, e dall'altra i patrioti. I francesi, nel 2017 potranno scegliere definitivamente da che parte stare. Oltretutto, la sinistra socialista non ha nulla da festeggiare: la sua sconfitta è stata totale.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia