(ASI) Roma - "Il genocidio del popolo palestinese continua. Ormai da troppi anni, il popolo palestinese continua a subire la prepotenza dell'occupazione israeliana della terra palestinese.
Decine di anni di uccisioni, arresti, demolizioni di case, di umiliazioni, costruzione di colonie, del muro dell'apartheid, postazioni di blocco, feroci aggressioni militari e nessun rispetto dei diritti dell'uomo e delle leggi internazionali.
In seguito ai successi del popolo palestinese negli ultimi anni a livello politico e diplomatico, il governo israeliano intenzionalmente ha voluto spostare il conflitto alla violenza ed allo scontro fisico, incendiando un'intera famiglia palestinese, uccidendo decine di persone e ferendone ed arrestandone centinaia.
Il governo israeliano, con questa ultima escalation intende, ed in modo molto evidente, uccidere qualsiasi possibilità di una soluzione del conflitto.
Nonostante la forza militare, Israele non riuscirà mai a sconfiggere la volontà del nostro popolo di continuare la sua legittima lotto fino alla creazione dello Stato palestinese con Gerusalemme Est capitale.
La situazione è gravissima, chiediamo alle Nazioni Unite, al Consiglio di Sicurezza, all'amministrazione americana, all'Unione Europea, alla Comunità Internazionale e a tutti i liberi del mondo di agire immediatamente per fermare questo massacro".