(ASI) Il gatto ha preso il topo ma per ora non può mangiarlo. Alle elezioni regionali catalane si è imposto il sì con una maggioranza schiacciante, assoluta se viene trovata l'alleanza per una coalizione, perché per soli tre punti percentuali questa è mancata al presidente della Generalitat Artur Màs e ai candidati alleati come Raül Romeva e Oriol Junqueras.


Nel simbolico scenario del Born di Barcellona tuttavia non è mancata la festa, perché a votare sono andati il 77,5% dei cittadini della Catalogna mostrando un vivo interesse per la politica del proprio territorio e un record ineguagliabile a qualsiasi altro Paese democratico europeo.
Gli scenari sono molteplici e molto irti nonostante i festeggiamenti della piazza, il piatto sulla tavola dello scenario politico spagnolo in crisi è talmente ricco per i separatisti che forte è il terrore di sprecare vanamente l'ennesima opportunità. Madrid rimane inflessibile e chiusa a qualsiasi tipo di dialogo alimentando le tensioni di chi vede nelle elezioni del 27 settembre un chiaro voto contro il governo centrale, contro Mariano Rajoy, contro la Spagna e perfino contro l'Unione Europea.
Sulle dinamiche giuridico politiche la prospettiva futura è aperta a qualsiasi scenario, sebbene l'interesse sia ora tutto sul territorio e il nuovo governo autonomo catalano da formare.
Repentino è stato il crollo di Podemos e di un'Ada Colau sindaco di Barcellona sempre più sola, prevedibilissimo il pessimo risultato del Partido Popular che perde altri otto deputati, interessante il risultato a sinistra per il capolista socialista di PSC Miquel Icheta e per la vittoria di Ciutadans che si è così imposta come seconda forza politica.
Nella notte della luna rossa i separatisti dovranno in questo modo cercare un'alleanza con l'estrema sinistra per portare avanti i sogni indipendentisti, cosa che non sembra incontrare ostacoli sul territorio con una partecipazione democratica così alta e manifestazioni plebiscitarie palesi come l'ultima Diada "Nacional".
Infine, se da una parte l'ex Primo Ministro José Maria Aznar critica il premier Rajoy con durezza, dall'altra la presenza elettorale storica è tutta degli storici separatisti del CUP di Antonio Baños e David Fernàndez che passano dal 3,5% del 2012 all'8,2 e saranno la forza politica decisiva, quella che può godere del potere di ricatto tanto determinante nelle repubbliche parlamentari.
La risposta più chiara di queste elezioini è stata così l'immobilismo che alla luga non porta da nessuna parte, testimone ne è il fatto che nella città di Barcellona Màs non abbia la maggioranza in un solo quartiere su dieci, quello di Nou Barris espugnato da Ciutadans.
I prossimi membri del parlamento catalano dovranno così decidere quanto spingersi oltre con le loro richieste indipendentiste, illegittime, incostituzionali, perfino illegali, ma fortemente democratiche.
Una partecipazione e un coinvolgimento dei cittadini altissimi supportano il malcontento che vede 14 miliardi di tasse annuali riversarsi nella corruzione delle casse di Madrid e Bruxelles, una crisi economica che non credono di meritare per il turismo che ogni anno Barcellona riesce ad accogliere, il benessere menomato dai costi di una Spagna in crisi per quella che è una delle regioni più ricche e certamente la più dinamica.
Il caso diventa così internazionale se sulla scia della Catalogna la Scozia è pronta a indire un nuovo referendum, se i Paesi Baschi e il Galles sono ora tentati di osare anche loro. Perché al di là della colorata cultura nazionalista del nord-est della Spagna, più che per l'indipendenza la risposta dei cittadini è stata chiara sul basta centralismo, basta tecnocrazia, basta Europa immobilista.
Il vero terrore di Bruxelles è che questo fenomeno possa in futuro risultare contagioso, ma allo stesso modo il nuovo parlamento catalano dovrà giocare bene le sue carte nei prossimi mesi, altrimenti, stancatosi di rimanere in trappola, il topo riuscirà ancora una volta a scappare dalle grinfie del gatto.

Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia
Twitter: @LolloNicolao

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Auguri e bilancio di fine anno del Segretario Regionale SUMAI Umbria 

(ASI) Con le festività desidero rivolgere a tutti i colleghi, ai professionisti della sanità e alle loro famiglie i più sentiti auguri di buone feste e di un nuovo anno ...

Pavanelli (M5S): Moplefan di Terni ferma da mesi: depositata interrogazione parlamentare per sbloccare la crisi e salvaguardare lavoro e industria

(ASI) "La prolungata sospensione dell'attività dello stabilimento Moplefan di Terni rappresenta una crisi industriale grave e non più rinviabile. Parliamo di un asset strategico per il polo chimico ternano, per ...

Manovra, Lega: approvata rottamazione quinquies, nostra vittoria 

(ASI) Roma - "Approvato l'emendamento per la rottamazione quinquies. A seguito di una riformulazione del governo, novità per chi avrà la possibilità di aderire, che potrà contare su una riduzione ...

Xenia: dalla poesia all’arte un dono condiviso

(ASI) Molto più della presentazione di una raccolta di poesia, un progetto artistico trasversale di solidarietà finalizzato al sostegno alla cura dei bambini oncologici.

Open Arms, Lega: giustizia è fatta, difendere i confini non è reato

Roma, 17 dic. - "Difendere i confini non è reato e finalmente ora è chiaro a tutti con l'assoluzione definitiva di Matteo Salvini. Ancora una volta l'accanimento giudiziario di una certa magistratura si è ...

Rai, Mollicone (FDi) : "grande racconto nazional popolare, complimenti a ad Rossi per nuova programmazione fiction"

(ASI) "Dopo i grandi successi della scorsa stagione, iniziata con i record segnati dal Conte di Montecristo e conclusa con i grandi numeri di Sandokan, la Rai si conferma essere ...

DL Sicurezza lavoro, Barzotti (M5S): solo misure spot, votiamo no a fiducia

(ASI) ROMA,  - "Questo provvedimento è sbagliato tanto nella forma quanto nella sostanza e, per l'ennesima volta, si utilizza la fiducia per annullare qualsiasi discussione di merito. Le misure che ...

Confcommercio su legge di bilancio: introdurre estensione detassazione rinnovi contrattuali

(ASI) La richiesta di Confcommercio di detassare gli aumenti contrattuali, estendendo il meccanismo anche ai contratti rinnovati nel 2024 e applicandolo solo ai contratti comparativamente più rappresentativi, aveva e ha un ...

Pac, Confeuro: "Bene correttivi ma serve piano strutturale. Così il futuro è nero"

(ASI) "Confeuro accoglie positivamente il via libera del Parlamento europeo alle nuove regole di semplificazione della Politica agricola comune (Pac). Le misure approvate - dal potenziamento della rete di sicurezza ...

Gasparri (FI): rivendichiamo risultati ottenuti nonostante conto fallimentare governi precedenti

(ASI) "L'Italia è forte di una maggioranza solida. Rivendichiamo i risultati ottenuti: usciremo dalla procedura di infrazione; lo spread è sotto i 70 punti; l'occupazione cresce e registriamo il livello più basso della ...