(ASI) Roma - "Il Ministero degli Esteri dello Stato di Palestina condanna l'esecuzione criminale del cittadino palestinese Mohammed Abu Latifa, 18 anni, abitante nel campo di Qalandia a nord di Gerusalemme occupata, perpetrata dalle forze israeliane.
E' stata un'uccisione a sangue freddo che si aggiunge a tante altre che le forze di occupazione compiono quotidianamente. Il Ministero ritiene che il governo israeliano e il suo presidente Netanyahu abbiano la piena e diretta responsabilità di questa esecuzione, così come hanno la responsabilità delle indicazioni impartite ai soldati e agli ufficiali di sparare con facilità per uccidere i palestinesi. Tutto questo avviene mentre è in corso una campagna che incita a uccidere, portata avanti in Israele dalla destra del governo, responsabile di un'ondata di inaudita ed aggravata violenza. Il Ministero teme che il governo israeliano continui i suoi inviti alla violenza con lo scopo di portare la Palestina nel caos ed evitare i suoi impegni nel processo di pace e di ricerca di una soluzione politica del conflitto: di fatto, si tratta di uno strisciante boicottaggio degli sforzi internazionali per la ripresa di un significativo negoziato tra le parti. Il Ministero chiede alle organizzazioni umanitarie e del diritto che operano in Palestina di documentare questi crimini, per portarli davanti al Corte Penale Internazionale". E' quanto afferma in un comunicato l'Ambasciata della Palestina in Italia.
Redazione Agenzia Stampa Italia