(ASI) Da più di un anno la Russia di Putin è sotto attacco economico, politico, militare e diplomatico. Se dopo il varo delle prime sanzioni atlantiche Mosca aveva reagito con delle contro sanzioni dirette a danneggiare alcuni prodotti europei, ora che gli attacchi si fanno più
insistenti il nuovo Zar ha deciso di alzare il tono. Se l’Europa, su ordine Usa, chiude il mercato la Russia lo apre. Il primo mandatario russo ha infatti annunciati la volontà di rilanciare l’economia del suo Paese attraverso l'adozione di varie misure per aumentare gli investimenti e la crescita. Parlando in occasione della seconda giornata del Forum economico di San Pietroburgo, il presidente ha detto che, nonostante le pressioni esterne, l'obiettivo della nazione eurasiatica non è riempire il mercato di merci d’ importazione, ma aumentare la produzione di prodotti di altissima qualità da esportare poi su tutti i mercati. Ribadita anche la volontà di utilizzare tutte le risorse disponibili per risolvere i problemi, aumentando la trasparenza e la libertà per le imprese, agevolando l’arrivo di nuovi investitori.
Intanto a Mosca attendono sviluppi sulla proposta fatta la scorsa settimana al nostro governo per allentare le sanzioni e rilanciare gli scambi bilaterali, anche se Washington ha già ordinato a Renzi e i suoi di non cedere alle lusinghe di Putin mentre Atene sembra sempre più vicina ad entrare sotto l’influenza russa aprendo una vera e propria crepa nel sistema politico ed economico della Ue.
D'altra parte, come ha ricordato Putin, il sistema bancario russo è stato adattato alla situazione attuale della nazione, senza aver dovuto in alcun modo limitare il flusso di capitali precisando che al momento il volume del fondo di riserva della Russia è stimato in 76 miliardi di dollari.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia