(ASI) "Il risultato delle elezioni israeliane ci consegna un paese spaventato e ancora posizionato su posizione nazionaliste ed identitarie. Permarrà per i prossimi 4 anni il veto del Governo israeliano al riconoscimento dello Stato di Palestina.
Il risultato è netto e chiaro, e vede Netanyahu in posizione ancora più forte del dicembre scorso quando ha rimesso il suo mandato lanciandosi in una incerta campagna elettorale.
La crisi di governo fu dettata anche dalle tensioni interne legate al discusso disegno di legge Netanyahu sul riconoscimento di Israele quale stato ebraico. Stante le dichiarazioni pre-elettorale del neo-premier ci aspettiamo che questo disegno di legge sia fra i primi ad essere ripresentato.
A fianco di questo però permane la questione sociale interna che resta invariata e che ha caratterizzato la campagna elettorale della sinistra che ha perso.
Ora il premier dovrà scegliere lanciarsi ancora, come ha fatto nel 2013 all'ONU e pochi giorni fa al congresso USA, contro IRAN e il suo piano nucleare o tendere la mano alla questione sociale interna?" .
Redazione Agenzia Stampa Italia