(ASI) Il Ministro Paolo Gentiloni ha incontrato alla Farnesina il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
La Libia, il ruolo dell’Italia, l’emergenza umanitaria nelle aree di conflitto come la Siria, la lotta al Daesh ma anche la questione dei due fucilieri di marina italiani bloccati da oltre tre anni in India, sono stati al centro della conferenza stampa congiunta.
Libia: Gentiloni, faremo la nostra parte in ambito Onu
"L'Italia, è pronta a fare tutto il possibile per sostenere le decisioni dell'Onu, dopo un accordo tra le parti in Libia, per mantenere i risultati raggiunti sul terreno’’ ed ha aggiunto: l'Italia "spinge tutte le parti e i paesi della regione a contribuire a buoni risultati che non sono scontati". Il Segretario Generale Onu, dal canto suo, ha detto di accogliere "con favore i progressi’’ del negoziato in corso e si e’ augurato che "le parti possano ottemperare ad un accordo per un governo di unità nazionale in Libia".
Ban, ruolo fondamentale Italia per dialogo
"Il ruolo dell'Italia è fondamentale" nell'ambito degli "sforzi dell'Onu per promuovere il dialogo in Libia", ha detto Ban Ki-moon sottolineando che l'Onu ha sviluppato "una partnership molto forte con l'Italia che è pietra miliare per la pace internazionale". Ban ha ricordato che l'Italia è il primo contributore occidentale alle missioni di peacekeeping come quella in Libano, che guida, e che ha un ruolo di "stabilizzazione fondamentale".
La questione dei marò
Al Segretario Generale dell'Onu - ha affermato il Ministro Gentiloni - "ho raccomandato di nuovo la questione dei due fucilieri di marina bloccati da oltre tre anni in India, chiedendogli di prendere in considerazione un suo nuovo intervento per una questione così rilevante per l'Italia".
Fonte e foto: www.esteri.it