(ASI) Roma. Si è tenuto oggi, 23 gennaio, a Roma il primo incontro della trilaterale Italia-Serbia-Albania che ha raccolto al tavolo di discussione i ministeri degli Esteri dei tre paesi.
Molti temi trattati dal nostro Paolo Gentiloni, dal serbo Ivica Dacic e l’albanese Ditmir Bushati che hanno auspicato di poter presto dare seguito a questa riunione per finire di sviluppare la cooperazione nell’area.
Economia, energia, infrastrutture ed integrazione europea gli argomenti che l’hanno fatta da padrona nella discussione anche se parte del tempo è stata ovviamente dedicata ai problemi dell’area balcanica, con Tirana che ha più volte sottolineato l’importanza del suo paese per arginare la nuova immigrazione di massa anche per invocare l’aiuto dell’Italia nel processo che dovrebbe in tempi relativamente brevi l’Albania ad avviare i colloqui per l’adesione alla Ue.
Commentando l’incontro al termine dei lavori il numero uno della Farnesina ha sottolineato “Albania e Serbia sono due Paesi chiave dei Balcani occidentali e naturalmente, per l’Italia, i Balcani sono insieme al Mediterraneo l’area più importante per vicinanza e importanza dei legami storici, economici e culturali”. E proprio in quest’ottica il nostro politico ha ricordato come Roma sia sempre stata al fianco di questi due stati nel loro processo di avvicinamento all’Europa.
Anche i rappresentanti di Tirana e Belgrado hanno sottolineato l’importanza di questo incontro anche per appianare le tante divergenze che ancora separano i due paesi, Kosovo su tutto, anche se negli ultimi anni si è avuta una forte normalizzazione nei rapporti diplomatici tra due dei principali paesi dei Balcani occidentali.
“Nei Balcani occidentali non siamo immuni al fatto che alcuni eventi storici importanti siano messi in secondo piano o alcune cose molto importanti sono messe da parte, come l'incontro tra il primo ministro serbo Aleksandar Vucic e il premier albanese Edil Rama”, ha spiegato il capo della diplomazia di Belgrado.
L’esponente albanese ha invece ricordato come l’Italia rappresenti un partner naturale e strategico, “un alleato verso il quale siamo riconoscenti, non solo per il sostegno politico e l’aiuto che ci sta dando per la trasformazione democratica ed economica, ma anche per la collaborazione che ci sta dando e che continueremo ad approfondire negli anni”.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia