(ASI) Ieri è stato pubblicato in internet un video postumo della durata di circa 7 minuti nel quale Amedy Coulibaly ha rivendicato l'attentato che ha ucciso la donna poliziotto giovedi a Montrouge e la sua azione.
Si è dichiarato un soldato dell'Isis ed ha giurato fedeltà allo stato islamico dell'Iraq e Siria. Amedy Coulibaly ha inoltre confermato che era in contatto ed ha agito in coordinazione con i fratelli Kouachi, autori della strage nella redazione di Charlie Hebdo. Infine, ha spiegato le ragioni della sua azione. Un'operazione che va inquadrata in relazione alla aggressiva politica attuata dall'occidente verso le nazioni mussulmane oppresse. Nello specifico si fa riferimento alla coalizione di Paesi che bombardano lo stato islamico. Ricordiamo che Amedy Coulibaly è stato ucciso dalle forze speciali di polizia francesi nell'irruzione che gli stessi hanno fatto per liberare gli ostaggi in un supermercato kosher.
Commento: La tragica vicenda accaduta in Francia deve spingerci a fare una profonda riflettessione sul perché certe cose accadono e il cuore dell'Europa venga attaccato da giovani extracomunitari, nati, educati, formati e cresciuti nel nostro continente. Prima però va rimarcato con determinazione il ripudio di ogni forma di violenza e la difesa della libertà di espressione anche a mezzo-stampa. Ma, allo stesso tempo non possiamo sottacere i gravi errori commessi dall'Occidente ed in particolare dai Paesi europei in politica estera. Una politica estera attuata nel Mediterraneo, nell'Estremo e Vicino Oriente improntata ad assecondare gli interessi statunitensi ed israeliani piuttosto che a perseguire avanti autonomente una strategia comunitaria condivisa pace in quei luoghi. Un'altra cosa che deve farci profondamente pensare è: cosa ha spinto questi tre giovani ragazzi di origine africana, - ma lo ripeto con forza - nati, educati e vissuti in Francia, quindi di formazione europea - ad abbracciare l'Islam radicale per immolarsi in nome del califfato? Perché questi giovani compiono gesti estremi di inaudita violenza? Solo il fatto che sono dei pazzi, fanatici esaltati? Ridurre a ciò il tutto sarebbe banalizzare un fenomeno che invece è copmplesso e pericoloso. Invece, bisogna prendere atto dall'amara realtà che, dal punto di vista dei valori, l'Europa americanizzata, materialista ed ultra-liberista non rappresenta più il modello socio-politico-culturale e la civiltà di riferimento. Altresì occorre prendere atto che il nostro vecchio continente è diventato il tramonto dei grandi ideali. Luogo senza anima, amorfo ed alienato dove muoiono tutte le speranze e la gioia di vivere: un "luogo del tramonto", in perfetta corrispondenza etimologica con il termine occidente. La morte di quei valori laici e spirituali per i quali molti europei hanno dato la vita in nome della libertà e per dare alle generazioni un futuro sociale migliore.
Aquila Rosso Nera - Agenzia Stampa Italia