(ASI) Il segretario generale di Hezbollah Seyyed Hassan Nasrallah afferma che la crisi in corso nella regione mira a ridisegnare la mappa del Medio Oriente.
Recentemente Nasrallah ha anche dichiarato che la continuazione della presenza di un gruppo ISIL Takfiri (ISIL = Stato Islamico della Siria ed Iraq. Tkfiri = gruppo fondamentalista sunnita, n.d.r.) nella regione serve "gli interessi della Turchia e Stati Uniti".
Ha aggiunto che la campagna in atto voluta dalla coalizione e guidata dagli Stati Uniti contro l'ISIL mira solo a fissare le linee rosse per i miliziani Takfiri oltre la quale non sarà concessa l’avanzata. Che in termini strategici significa non verrà permesso "avvicinarsi alla Arabia Saudita, alla Giordania ed ad Erbil (la capitale della regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno)".
Inoltre, Nasrallah ha detto che gli Stati Uniti hanno usato le forze dell’ ISIL come mezzo per ricattare gli Stati della regione con l’obiettivo di imporre la propria egemonia, soprattutto in Siria ed in Iraq. Nasrallah ha anche precisato che la Turchia non si sarebbe unita alla coalizione guidata dagli Stati Uniti, accettando le condizioni degli americani senza ricevere in cambio dei benefici. Infatti, Ankara ha condizionato la sua partecipazione alla coalizione guidata dagli Stati Uniti su un impegno da parte degli Stati Uniti di rovesciare il governo di Assad in Siria.
Infine, Il segretario generale di Hezbollah Seyyed Hassan Nasrallah ha commentato la situazione in Libano. Hezbollah, in Siria ha combattuto i miliziani dell’ ISIL takfiri e gli altri gruppi appoggiati da alcune potenze straniere occidentali che hanno fra i loro alleati regionali il Qatar, l’Arabia Saudita e la Turchia. Per questa ragione Hezbollah ha schierato migliaia di combattenti nel paese per aiutare le forze del presidente Bashar Assad a combattere i nemici finanziati dall’estero ed dai suoi alleati regioni.
A questo proposito ha ribadito che proprio per l’impegno profuso dagli Hezbollah, i gruppi terroristici come ISIL e quelli di al Nusra sono "incapaci di invadere e penetrare qualsiasi territorio della Bekaa ( zona ad orientale del Libano, n.d.r.) perché sono circondati." Ha poi proseguito affermando che: "Ogni giorno che passa cresce sempre più la certezza che la nostra lotta in Siria è stata giusta ed opportuna, fatta per proteggere il Libano. E’ per questo che oggi ci troviamo in una posizione di vittoria e siamo di fronte ad un'occasione d'oro per rompere le trame e gli obiettivi voluti dai Takfi.
Niger September - Agenzia Stampa Italia