(ASI) Nonostante le smentite di Obama si fa sempre più pesante la crisi economica americana, tanto che ora è a rischio anche il settore difesa, tradizionalmente tra i più importanti per Washington. A pagare il prezzo maggiore potrebbe essere il programma relativo agli F-35.
Fonti del Pentagono fanno sapere che i tagli saranno distribuiti tra tutti i rami delle forze armate, e comporteranno una diminuzione di ben 17 unità di F-35, 15 dei quali destinati alla Air Force, e la completa rimozione di uno squadrone di F-35A.
Ovviamente la revisione del progetto F-35 comporterebbe taglia alle strutture destinate ad opsitare e controllare questi velivoli, in primis la base Hill della Air force che lo scorso dicembre è stata individuata come base operativa dei questi aerei. In questo presidio il primo F-35 dovrebbe arrivare entro la fine del prossimo anno diventando poi il punto di riferimento per quanto attiene questi mezzi nel marzo 2019.
I tagli previsti però porterebbero la flotta di Hill a ridursi a meno di 500 velivoli, per la precisione a 468 entro il 2018, eliminando tra il 2016 ed il 2020 la flotta di KC-10.
A rischio anche la flotta dei MQ predator oltre a quella dei Reaper MQ-9 che subiranno una forte riduzione. Allo studio anche la possibile cancellazione di tutti gli appalti per i droni MQ-) da acquistare nel 2018 e nel 2019, la cui manutenzione dovrebbe ugualmente essere eseguita a Hill.
I tagli previsti dovrebbero riguardare anche le ore di volo dei top gun a stelle e strisce per il prossimo quinquenni.
Probabile che alla fine la Casa Bianca trovi ugualmente il modo di mantenere gli attuali standard di finanziamento temendo che una riduzione della spesa possa portare ad un aumento di quelle necessarie per la sicurezza nazionale nel medio e lungo termine.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia