(ASI)L'Istat rileva una leggerissima, flessione della disoccupazione, tornata al 12,7% a dicembre. Quella giovanile è invece al 41,6%. Livelli che restano impressionanti e inaccettabili e che lasciano percepire chiaramente la situazione di profonda e perdurante crisi che famiglie ed imprese vivono da tempo.
Non vogliamo sentir pronunciare alcun incoraggiamento all'ottimismo: senza una seria azione in grado di rilanciare l'occupazione nel nostro Paese, che non leda o intacchi minimamente i diritti dei lavoratori, il sistema economico non potrà che continuare a registrare dati negativi.
Si alimenta, così, la vera e propria spirale depressiva, fatta di perdita del potere di acquisto, caduta dei consumi (-8,1% solo nel biennio 2012-2013), contrazione della produzione, chiusura di esercizi commerciali ed aziende, perdita del lavoro e aumento della cassa integrazione.
"È ora che il Governo prenda in mano la situazione, avviando misure concrete e determinate per rilanciare l’occupazione e gli investimenti per lo sviluppo e la crescita." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Ogni centesimo di euro risparmiato attraverso i tagli agli sprechi, alle inefficienze, ai privilegi, nonché attraverso l'intensificazione della lotta all’evasione fiscale, dovrà essere destinato a tale scopo, oltre che alla ricostruzione del potere di acquisto delle famiglie necessaria a rimettere in moto l’economia.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione