Secondo la fonte, la CIA agevola il passaggio alla Siria di armi attraverso la Giordania e precisamente nella regione di Daraa; la maggiorparte di queste armi e' di fabbricazione israeliana. Lo spostamento delle armi avviene di notte e tramite carovane che attraversano il deserto orientale della Giordania e portano questo fino alla zona di al Ghouta, nella periferia di Damasco.
Le Figaro scrive che per difendere questi carichi di armi gli aerei senza pilota Usa alle volte si spingono fino a 150 chilometri all'interno del territorio siriano; ciò oltre ai centri di controllo che gli stessi mercenari stranieri di stanza in Siria creano sul percorso dei carichi di armi ogni 30 chilometri. Grazie a questo sistema, spiega Le Figaro, nei primi 6 mesi di quest'anno la CIA sarebbe riuscita a portare in Siria qualcosa come 15 tonnellate di armi alla settimana.
Ma se delle operazioni di trasporto dalla Giordania alla Siria si occupa la CIA, l'acquisto delle armi viene effettuato dall'Arabia Saudita che le sposta negli aeroporti giordani attraverso i propri aerei cargo C-17. Le armi sono mitragliatrici, missili anti-corazza ed anti-aerei. Il centro di comando di tutte queste operazioni e' in Giordania e sarebbe guidato dal capo dell'intelligence saudita Bandar Bin Sultan e da un ufficiale americano; in questo centro lavorerebbero ufficiali dell'intelligence di Inghilterra, Francia, Emirati Arabi, Turchia e Italia; a dare aiuto a questo centro anche il movimento libanese "Futuro" di Saadeddin Hariri.
Fonte: Irib