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(ASI)Iran - La portavoce del ministro degli Esteri, Marzieh Afgham, ha spiegato che Teheran vuole "che la nostra regione sia liberata dalla presenza di armi di distruzione di massa. Questi sforzi devono includere anche le armi chimiche nelle mani dei ribelli siriani".
La Repubblica islamica chiede da tempo una ''soluzione politica'' per la crisi siriana, che in due anni ha fatto oltre centomila morti. Secondo il governo del presidente iraniano Hassan Rohani qualsiasi intervento militare contro la Siria rischia di destabilizzare l’intera regione, alimentando estremismo e terrorismo. Inoltre la Cina, la Lega araba e La Reppublica islamica dell'Iran hanno sostenuto l’iniziativa del Cremlino per mettere sotto controllo gli arsenali chimici in Siria.
“Ci auguriamo che le consultazioni avviate dall’Iran con tutti le parti che sono contro la guerra, possano produrre una svolta e prevenire il processo di arrivare al punto di non ritorno – ha spiegato Marzieh Afkham, portavoce del ministro degli Esteri – Vogliamo che la nostra regione sia liberata dalle armi di distruzione di massa. Questi sforzi, inoltre, dovrebbero colpire le armi chimiche nelle mani dei gruppi ribelli siriani”.
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