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Attenzione

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No alla guerra in Medio Oriente voluta dall'Occcidente
(ASI) Lettere in Redazione I vertici militari di Usa, Gran Bretagna, Francia, Italia, Russia e Turchia e di numerosi Paesi arabi si riuniranno ad Amman, in Giordania, per discutere della crisi siriana e del presunto uso di armi chimiche. Si sta preprando un nuovo "intervento umanitario" e la solita esportazione della democrazia con le armi dell'Occidente. Una strategia folle che non solo il popolo europeo deve fermare subito (ndr).
Siria: vertici militari occidentali e arabi riuniti ad Amman, c'e' anche l'Italia, Amman, 24 ago 2013
http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/1299134/Siria--vertici-militari-occidentali-e-arabi-riuniti-ad-Amman--c-e--anche-l-Italia.html
I vertici militari di Usa, Gran Bretagna, Francia, Italia, Russia e Turchia e di numerosi Paesi arabi si riuniranno ad Amman, in Giordania, per discutere della crisi siriana e del presunto uso di armi chimiche. Lo scrive l'agenzia di stato giordana. All'incontro, previsto questa settimana, partecipera' il capo degli Stati Maggiori riuniti degli Stati Uniti Martin Dempsey. Tra i partecipanti, riferiscono le fonti giordane, vi saranno anche i rappresentanti dei vertici militari di Arabia Saudita, Qatar e Canada.
https://www.facebook.com/rommana.mag

"«Se gli stranieri che combattono in Siria se ne andassero, in 48 ore tornerebbe la pace. Noi cristiani siamo tornati a un’epoca catacombale». Così descrive [...]  la situazione del paese mediorientale, che da oltre due anni è martoriato da una guerra civile che ha fatto oltre 100 mila morti e due milioni e mezzo di profughi, Antranig Ayvazian, capo spirituale degli armeni cattolici dell’Alta Mesopotamia, Siria del Nord. «Tutte le nostre chiese in diverse città della Siria sono distrutte, i fedeli vengono da me nella notte per ricevere i sacramenti».
da  Noi cristiani in Siria siamo tornati all’epoca delle catacombe, 24 agosto 2013
http://www.tempi.it/meeting-siria-cristiani-perseguitati-terrorismo-islamico#.UhjqV0hH7DB

http://syrianetwork.org/?p=990



LIBIA IN BREVE


فيديو لبارجة حربية تتبع قوات الناتو قبالة ميناء السدرة النفطي
https://www.facebook.com/photo.php?v=1404670663082947&set=vb.359078024174134&type=2&theater

"...LA OTAN PROTEGE A LOS PREOLEROS QUE SE ACERCAN A LIBIA A COMPRAR EN EL MERCADO NEGRO SIN CONOCIMIENTO DE LOS LIBIOS. LA OTAN APOYA EL CONTRABANDO DEL PETROLEO..."

L.M. 24 agosto 2013


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GRAZIE

https://www.facebook.com/OverpassesForObamasImpeachment


1 SIRIA
2 EGITTO




SIRIA: ELENCO DEI CONTENUTI



El Islam, el Corán y Muhammad son inocentes de lo que practican y presumen los seguidores de Abd Al-Wahab,Respuesta a la FSA y al Wahabismo  25 luglio 2013
Archbishop Atallah Hanna: Those who bear arms against Syria serve Israel (Eng-Ita), 28 liglio  2013
Torna la minaccia delle armi chimiche: intervista a mons. Giuseppe Nazaro, ex vicario apostolico di Aleppo, 24 agosto2013


Armi chimiche in Siria: un nuovo incidente del Tonchino, 22 agosto 2013
"Nuevo fraude de las pruebas sobre las armas químicas en Siria" , 24 agosto 2013
Nuevo fraude de las pruebas sobre las armas químicas en Siria, video 23 agosto 2013
Syrie, attaque chimique, les doutes des experts sur les évènements, les responsables et les vidéos… 23 agosto 2013
La polizia turca trova armi chimiche in possesso ai terroristi di al-Nusra diretti in Siria, 2 giugno  2013
Gas sarín en Siria: nueva operación de propaganda,  22 de agosto de 2013
Obama Had Plan For Syrian Chemical Attack False Flag, audio 21 agosto 2013
Deleted Daily Mail Online Article: “US Backed Plan for Chemical Weapon Attack in Syria to Be Blamed on Assad”, 15 giugno 2013
Guerra in Siria. Mons. Tomasi: sì al dialogo, no a intervento armato, 22  giugno 2013 
Videomessaggio di Mairead Maguire, Premio Nobel per la Pace, al Popolo italiano, 10 maggio 2013
Siria, Ferrero (Prc): No ad una nuova guerra umanitaria, 25 agosto 2013
Siria No ad un’altra Libia – Appello di Madre Agnès-Mariam de la Croix, 7 settembre 2012
ALERTE INFO. Syrie: Barack Obama ordonne l’assassinat pur et simple de Bachar al-Assad , 22 agosto 2013
Impeach Obama ( blog )
Overpasses for Obama's Impeachment ( fb )



SIRIA: ARTICOLI

El Islam, el Corán y Muhammad son inocentes de lo que practican y presumen los seguidores de Abd Al-Wahab
Respuesta a la FSA y al Wahabismo
http://www.webislam.com/videos/89743-respuesta_a_la_fsa_y_al_wahabismo.html ( video )
Video respuesta al terrorismo en Siria provocado por la FSA 'Ejército Libre Sirio' y al Wahabismo que resulta ser la cuna de esta monstruosa forma de representar al Islam y es la corriente que predomina en Arabia Saudí, desde donde el Rey Abdullah envía a los extremistas a apoyar la agenda imperialista. El Dr. Adnan Ibrahim es un palestino estudioso del Islam residente en Austria, quien esta vez en medio de una conferencia que trataba sobre la lapidación no pudo reprimir su indignación ante lo que ha ido viendo en muchos de los clérigos venerados por tanta gente. Una manera tan extrema y desviada de difundir el Islam que termina sacando su fruto en el terrorista "rebelde" de Siria. Este video ha sido editado con el propósito de concienciar a las masas, a todos aquellos que terminan cayendo en la trampa de los mass media sionistas, pensando que esto es lo que el Santo Profeta Muhammad (PB) enseñó. El Islam, el Corán y Muhammad son inocentes de lo que practican y presumen los seguidores de Abd Al-Wahab.
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Dr. Adnan Ibrahim nació en 1966 en Nusairat Camp, Franja de Gaza, donde completó su educación primaria y secundaria antes de salir a Yugoslavia para estudiar medicina. Se trasladó a Viena en la década de 1990, fue miembro fundador de la Asociación Diálogo Intercultural, y sigue presidiendo la organización en la actualidad. A día de hoy se encuentra divulgando su lucha contra el extremismo desde Austria.



Archbishop Atallah Hanna: Those who bear arms against Syria serve Israel  (Eng-Ita)
http://syrianetwork.org/?p=990 ( video )
Mons. AtallahHanna: Coloro che imbracciano le armi contro la Siria servono Israele
27 luglio 2013 -  Gerusalemme occupata -  L’Arcivescovo greco ortodosso di Sebastia, arcivescovo Atallah Hanna, ha affermato cheoloro che imbracciano le armi contro il popolo siriano e l’Esercito siriano – indipendentemente dai nomi e affiliazioni dei gruppi armati – sono mere pedine al servizio di Israele e del suo progetto di dividere e controllare la regione araba.In un’intervista trasmessa da al-Mayadeen-TV questo venerdì, l’Arcivescovo Hanna ha detto che le persone che rapiscono, uccidono e compiono stragi in Siria sono nemici della nazione araba, proprio come Israele, con cui condividono gli obiettivi e la natura criminale.Egli ha sottolineato che violenza e omicidi, contro il popolo e la nazione siriani, non hanno nulla a che fare con le giuste rivendicazioni, ma piuttosto volgono semplicemente alla distruzione lo Stato siriano.Mons. Hanna ha avvertito che ogni attacco alla Siria è un attacco alla nazione araba, e che la vera opposizione nazionale è quella che mantiene fede ai principi del proprio paese e ne sventola la bandiera nazionale, non la bandiera del mandato coloniale francese, senza ricevere ordini dall’estero.Egli ha avvertito che “la concessione di visti ai profughi cristiani siriani in Libano, sotto pretesti umanitari, da parte di alcuni paesi occidentali,  è parte di un piano israeliano per cacciare i cristiani dalla regione araba”, ed ha invitato i cristiani arabi – sia in Siria che in altri paesi arabi – a rimanere nei loro paesi e difenderli insieme ai loro fratelli musulmani.


Torna la minaccia delle armi chimiche: intervista a mons. Giuseppe Nazaro, ex vicario apostolico di Aleppo,
http://www.laperfettaletizia.com/2013/08/torna-la-minaccia-delle-armi-chimiche.html 24 agosto 2013
Il giudizio di Nazaro è chiaro: per capire cosa realmente succede in Siria bisogna prima fare chiarezza sulle dinamiche dei rapporti tra Occidente e il Medio Oriente
Mons. Giuseppe Nazaro, francescano, già Vicario Episcopale per la zona del Cairo e dell’Alto Egitto e poi vicario apostolico di Aleppo, a ragione può essere considerato un profondo conoscitore della realtà siriana e mediorientale. Il suo punto di vista è inequivocabile: l’Occidente sta vivendo al suo interno una grave crisi economica e morale e sta palesando invece all’esterno un’idea distorta di progresso; tutto ciò in Siria si riverbera nell’incapacità di capire che la pace non si ottiene con la guerra.
D - L’intervento occidentale in Siria sembra di nuovo imminente: nonostante abbia negato, il governo siriano è accusato di aver usato armi chimiche. L’avrebbe fatto proprio a Damasco, dove gli ispettori Onu cercano la ‘pistola fumante’. E’ così o ci sfugge qualcosa?
R - Io ritengo che il Consiglio Europeo non abbia diritto ad intervenire per la semplicissima ragione che in tutto quello che è successo fino ad oggi l’Europa è fortemente coinvolta. L’Europa dovrebbe essere la meno titolata a parlare sia perché ha armato quella gente, sia perché fino ad oggi ha preso delle cantonate (ndr: le stragi di civili, avvenute in prossimità di ogni iniziativa di mediazione internazionale, si sono sempre rivelate ‘false flag’). L’Europa ha portato avanti esclusivamente un certo discorso senza mai voler guardare nell’altro campo cosa c’è.
D - Quali sono le ragioni per cui l’Europa appoggia i ribelli? R - Secondo me (e posso sbagliarmi) l’Europa ha sposato la causa del commercio e in base a questo prende le sue decisioni. Adesso la situazione che c’è in Siria chi l’ha voluta? Chi l’ha patrocinata e chi la sostiene? In questi giorni i paesi del Golfo stanno sostenendo la causa dell’esercito egiziano, perché bisogna che combattano i terroristi: sono le notizie che ci dà la televisione italiana. Ebbene questi stessi paesi combattono Assad e sostengono i terroristi che sono in Siria. Allora, com’è possibile questa contraddizione? D - E’ credibile che Assad abbia usato le armi chimiche a Damasco? R - A mio avviso l’utilizzo delle bombe chimiche è tutto da provare. Se sono state utilizzate, non è certo chi le abbia gettate. Qualche tempo fa, un grosso sostenitore della ribellione siriana ha dichiarato ed ha scritto che se i terroristi fossero riusciti ad avere le armi chimiche avrebbero potuto usarle tranquillamente per lo scopo finale (ndr, la caduta di Assad). Perciò non è escluso che potrebbe venir fuori proprio lo scenario immaginato da questo personaggio che oggi si dice sia in mano ai terroristi: si gettano le armi chimiche, arrivano gli ispettori dell’Onu e s’incolpa il governo.   D - Come pensa si evolverà la situazione?R - Il governo è già stato incolpato, c’è stata già la condanna finale da parte del ‘mondo’ e da parte dei mezzi di comunicazione: Al Jazeera e Al Arabiya hanno già stabilito chi sia il colpevole e con quello che loro dicono si è ‘aggiustata’ l’informazione. A questo punto, a mio avviso, dobbiamo riflettere tutti: chi stiamo sostenendo noi? Le cose stanno in questo modo, oppure come loro vogliono farle apparire, oppure ancora ci stanno prendendo in giro? Ma attenzione: è nel DNA del potere non rivelare quello che è e quello che pensa per poter fare poi ciò che vuole. Ci sono vie traverse per raggiungere un obiettivo. Oggi si sta giocando la carta del ‘fine giustifica i mezzi’. È il machiavellismo totale.D - Ma non sono libertà e democrazia il fine della cosiddetta ‘opposizione armata’?R - All’origine del dramma siriano c’è una guerra tra gruppi religiosi. I Paesi del Golfo stanno sostenendo l’Egitto perché è sunnita. Allora se la Fratellanza Mussulmana, come ci dicono, dovesse prendere il potere, non si fermerebbe là , andrebbe avanti contro di loro. E’ per questo che le potenze del Golfo si sentono minacciate . Ecco, questa è la ragione per cui oggi sostengono l’Egitto e combattono il governo siriano. D - Non sta avvenendo una primavera siriana quindi…R - Per come io la conosco, la Siria era già il paese islamico più democratico di tutto il Medio Oriente.D - Di questo purtroppo però non se ne parla, non tutti sanno queste cose… R - No! Non è che non lo sanno, non lo vogliono sapere. Guardi che non c’è più cieco di chi non vuol vedere e non c’è più sordo (o ignorante) di chi non vuol sentire (o ascoltare). E’ questa la situazione che noi abbiamo provato a combattere. Tutti siamo bravi a decidere sulla pelle altrui, perché non ci siamo in mezzo. Bisogna trovarsi là: ad esempio, quando l’esercito ha aperto il varco da Aleppo per far defluire la gente assediata da giorni, i terroristi hanno preso di mira i pullman, hanno fatto il tiro a segno sui pullman pieni di civili, li hanno bloccati e sequestrati, hanno lasciato la gente in mezzo alla strada senza nulla, come dire ‘arrangiatevi, fate quello che volete’. Nessuno ha parlato di questo, nessun governo, nessun giornale, radio o televisione ha parlato di questi fatti. È esattamente questa la questione: tutta l’informazione fornita è informazione voluta in un dato modo, volutamente destabilizzante. Cosicché poi chi detiene il potere può fare come vuole. Questa è un’immoralità, portata avanti fino ad oggi. Per questo io dico: che l’occidente se ne stia fuori. Non armi nessuno. Le armi a questi signori non gliele ho dato mica io o lei… gliele hanno date proprio questi governi che oggi pretendono di intervenire.D - E’ un controsenso evidente; strano però che non si colga il paradosso e che si continui a dire che si agisce per la libertà dei popoli e per creare un futuro migliore all’umanità…
R - Non è un controsenso, perché tutti pensano solo alla spartizione finale della torta… Per creare la libertà dei popoli prima di tutto bisogna conoscere i popoli, conoscere la loro psicologia, la loro mentalità, il loro credo. Se non si conosce, è inutile intervenire negli affari altrui con il pretesto di risolvere i problemi: aumentiamo solo i guai. Posso sbagliarmi (e spero di sbagliarmi) ma mi sembra che si stia cercando di attirare l’attenzione sul vicino per distrarre l’attenzione su ciò che succede a casa propria… D - Cosa si dovrebbe fare? R - Ognuno dovrebbe occuparsi di casa propria e farsi un esame di coscienza per quello che si è fatto e per come si è agito. Ammesso che si abbia una coscienza, perché ormai è in dubbio anche questo. Perché è veramente ingiusto sacrificare un popolo per i miei interessi … Non posso distruggere una civiltà per portare avanti la ‘mia’ civiltà. La civiltà che noi stiamo distruggendo in Siria e in Egitto in passato ci ha insegnato molto… quanto dipendiamo da quella civiltà! E’ evidente che l’Occidente è in una grave crisi e c’è una visione distorta dell’uomo: noi stiamo praticamente distruggendo le basi di noi stessi.







 
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