Un pèricolo reale e preoccupazioni che sono state percepite anche da alcuni deputati e senatori statunitensi e che sono stati i motivi che hanno fatto scattare varie iniziative legislative per denunciare l'appoggio dell'aministrazione Obama in favore dei rivoltosi siriani. Un atto che viene giudicato unilaterale del presidente Usa e per di più illegale perchè non è stato autirizzato prima dal congresso.
Infatti, "Qual è l'obiettivo di fornire armi ai ribelli?" si chiede il repubblicano. Rooney.
"Sappiamo che nei rivoltosi ci sono molti infiltrati da Al Qaeda, persone ed organizzazioni con cui siamo in lotta dagli ultimi 10 anni. Di più, alti funzionari dell'amministrazione mi hanno detto che non possono dare alcuna assicurazione sul rischio che le nostre armi possano finire nelle mani di al Qaeda. Allora, a che cosa mira la strategia messa in atto da Obama? ".
Infatti, come il giornale New American ha documentato da oltre un anno, molti ranghi dei ribelli sono terroristi di al-Qaeda e violenti jihadisti provenienti da tutto il Medio Oriente. La forza di combattimento più efficace in Siria, il Fronte Al Nusra , ufficialmente si è fusa con il gruppo terroristico all'inizio di quest'anno. Inoltre, le forze di opposizione ad Assad sono venuti in possesso e utilizzato armi chimiche, hanno compiuto numerosi atti cannibalistici con i corpi delle truppe lealiste siriane uccise, hanno massacrando i civili, sparando sui manifestanti, attuato una pulizia etnica delle minoranze, e altro ancora.
"Se il presidente vuole portarci in Siria, ha bisogno di venire al Congresso e convincerci", ha continuato Rep. Rooney. "Il presidente ha bisogno di convincere che il coinvolgimento Usa sia fatto nel nostro interesse e per garantire la sicurezza nazionale. Deve chiaramente anche delineare in maniera completa gli obiettivi della missione, l’azioni per ottenerli e anche una strategia di uscita. Cose che non ha ancora fatto".
Secondo un sondaggio condotte dall'ufficio di Rep. Rooney attraverso la posta elettronica su circa 4.500 persone fra i suoi elettori la schiacciante maggioranza – come del resto la maggior parte degli americani- concorda sul fatto che gli Stati Uniti dovrebbero evitare il conflitto in Siria. Quasi l’84 per cento degli intervistati, ad esempio, si oppongono all'invio di armi alle forze ribelli. Ma la quasi totalità ossia il 97,4 per cento ha dichiarato di essere contrario di un intervento delle truppe americane in Siria.
Redazione Agenzia Stampa Italia