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(ASI) Ieri il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha tolto le tre principali restrizioni imposte all'Iraq a partire dall'invasione del Kuwait nel 1990 durante regime di Saddam Hussein.
E' una svolta importante per l'Iraq come ha sottolineato lo stesso segretario Onu Ban-ki Moon che ha dichiarato a proposito: "Oggi ci rendiamo conto dei progressi compiuti dal Iraq in vari settori chiave che hanno permesso di raggiungere questo giorno che segna la normalizzazione della sua posizione nella comunità internazionale".
La prima restrizione abolita è quella che imponeva all'Iraq sanzioni su armi nucleari, battereologiche e chimiche decisa per ostacolare il rais Hussein circa la produrre armi di distruzione di massa. La seconda è la risoluzione del programma "oil-for-food" che utilizzava i proventi del petrolio iraqeno per il rifornimento del paese di aiuti umanitari da parte della comunità internazionale, mentre la terza ed ultima delibera riguarda la sanzione imposta nel 2003, dove veniva istituito un fondo internazionale per lo sviluppo del paese attingendo sempre dai guadagni ricavati dalla vendita del petrolio.
Un giorno importante insomma per il paese medio-orientale, nonostante la presenza non gradita di paesi stranieri tenuti in questa regione dai grandi interessi economico-finaziari che le società petrolifere esercitano in Iraq e nonostante il gravoso indennizzo (finora 17,5 miliardi di dollari versati) che questo paese deve al Kuwait dopo l'invasione del 1990.
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