(ASI) Per quanto concerne il caso Assange, occorre andare ai fatti: 1) Assange ha selezionato accuratamente i paesi "hackerati", evitando di pubblicare sin qui i 3700 files relativi a Israele, il cui rapporto con gli USA è sempre stato caratterizzato da ambivalenza (alleanza, ma anche concorrenza fino allo spionaggio) per cui ogni volta che si cita una fonte USA, bisogna chiedersi, per CAPIRE, "chi è chi" dentro gli USA: vedi l'editoriale di alcuni giorni fa della Washington Post;
2) Assange aveva promesso rivelazioni sulle Banche ma alla promessa non è seguito nulla; 3) Assange è richiesto dalla Svezia in primis, per un reato di violenza sessuale ed in quel paese verrà estradato secondo dichiarazioni ribadite anche ieri da Londra; d'altro canto lo spionaggio è reato ovvio e ineludibile per qualsiasi Stato, ivi compreso Israele, e non vedo perché ci si debba scandalizzare tanto della reazione USA. al cui interno emerge di tanto in tanto una tendenza nazionalista (vedi come caso estremo David Duke) di cui occorre tener conto.
Articolo precedente :“Io sto con Assange, e voi?”.