(ASI) “La Vigilanza Rai finalmente torna in operatività. Un operato essenziale e centrale per garantire quella partecipazione e indirizzo affinché il pluralismo possa essere assicurato attraverso l’intervento del Parlamento che rappresenta il sostanziale editore della Rai”.
Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato intervenendo in Commissione Vigilanza Rai in occasione dell’audizione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Voglio portare all’attenzione tre questioni fondamentali. La prima che si è parlato di un ostacolo da parte dell'azienda sul piano industriale, che non c'è e mi pare che sia una questione preoccupante. Forse collegata allo stallo della situazione dell'azienda, manca un anno al rinnovo del vertice della Rai. Ne prendiamo atto ma è una vicenda che la Vigilanza dovrà affrontare. Il secondo punto è sul riferimento al made in Italy, alla tutela della cultura, dell’arte e della creatività di cui lei ha parlato. Le faccio presente che la Rai non paga i diritti d'autore per la creatività musicale. Io stesso ho seguito la vicenda e ho partecipato ad incontri sul tema. Lei mette questi temi tra i 10 punti, cominciamo a dire alla Rai di pagare il diritto di autore. La Rai va difesa ma deve anche rispettare gli altri. Ultima questione: lei ha parlato di stili di vita. Io ho sollevato da tempo il problema di alcune forme di propaganda di droghe, che vanno in onda in orari di massimo ascolto, utilizzando le fiction che incidono più di qualunque altro dibattito sui comportamenti. il personaggio di Rocco Schiavone in una puntata ha addirittura consigliato quale vino abbinare alla marijuana. Il servizio pubblico deve promuovere stili di vita sani, le segnalo quindi che la Rai fa esattamente il contrario. Lo stile di vita da seguire non è certamente quello di Schiavone perché le droghe tutte fanno male e sono vietate in Italia”.