(ASI) Come nella società civile, così anche nel mondo delle forze dell'ordine, delle forze armate e dei Vigili del Fuoco la politica divisiva del governo Draghi in materia di misure anti-covid (green pass, super green pass e restrizioni dei diritti e delle libertà individuali) continua a creare disagi e tensioni.
Si sa che i provvedimenti governativi hanno trovato applicazione anche nelle caserme dove, ad esempio, carabinieri non vaccinati che vi risiedevano sono allontanati e devono cercare un altro alloggio. Senza considerare le sospensioni dal servizio e dallo stipendio con consequenze economiche negative sul piano famigliare. Per la verità si registra nelle caserme, oltre il malumore, anche la solidarietà di non pochi colleghi vaccinati nei confronti di quelli rimasti senza vaccino (per scelta o necessità).
È notizia di questi giorni dell'incendio, apparentamente inspiegabile, verificatosi nella caserma romana dei Carabinieri di Tor di Quinto, che ha fortemente danneggiato la struttura. È fuori luogo e prematura ogni interpretazione. Ufficialmente non si dà nessuna correlazione con l'entrata in vigore delle nuove norme anti-covid. Spetta alla Magistratura militare e civile fare piena luce sull'avvenimento, per rilevarne cause, modalità e finalità, se ci sono state. Si rileva la stranezza del silenzio sotto il quale tutti (o quasi) gli organi di informazione hanno fatto passare il fatto accaduto a Roma.
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