(ASI) Roma è una delle città più belle, ma nello stesso tempo più caotiche e disorganizzate, soprattutto per quanto riguarda il traffico e i trasporti pubblici. Muoversi con l’automobile a Roma e arrivare in orario è oramai un’utopia; pensare di trovare parcheggio, poi, è addirittura follia.
Si parcheggia ovunque: sulle strisce pedonali, sulle isole di traffico, persino sopra i marciapiedi. Ma i parcheggi migliori rimangono sicuramente quelli in terza fila. Terza, sì, perché quelli in seconda sono ormai prassi comune. E se si prova a suonare il clacson per far capire a chi ha lasciato in doppia fila la propria auto che dovrebbe spostarla immediatamente, arriva un “cortese” invito ad andare in un luogo non molto piacevole.
Di routine sono anche le innumerevoli e spesso originali imprecazioni, che volano da un individuo a un altro, per le motivazioni più varie: c’è chi non rispetta una precedenza o uno stop, perché vige la regola implicita del “tanto l’altra macchina si ferma se passo io”; chi dimentica la freccia per segnalare una svolta, considerandosi l’unico essere presente su quella strada; chi addirittura attraversa senza guardare perché “ci sono le strisce e il pedone ha sempre ragione”.
Una categoria a parte è invece formata dai ciclisti, ritenuti da qualsiasi automobilista romano il “cancro” della viabilità. Chi infatti decide di saltare in sella alla bicicletta per spostarsi nei meandri di Roma sembra non comprendere a fondo il disagio causato dallo spazio che viene occupato da una bici che viaggia su una strada di dimensioni ristrette, soprattutto se quella strada è a doppio senso e molto trafficata. Analoghe problematiche le stanno provocando i più recenti monopattini elettrici, che sfrecciano impavidi per le vie della capitale, incuranti dei pericoli circostanti, quali ad esempio le innumerevoli buche che costellano l'Urbe da anni ormai.
Si potrebbe pensare allora di prendere i mezzi pubblici per spostarsi con meno stress, sia dal punto di vista del parcheggio che del dover fronteggiare la guida sconsiderata della maggior parte dei romani, aumentando ulteriormente lo stress quotidiano. Ma prendere la metropolitana o l'autobus a Roma può essere persino più estenuante. Uno dei maggiori problemi di questa metropoli riguarda proprio la gestione dei mezzi pubblici di trasporto, che risultano essere in netto difetto numerico rispetto alla quantità di individui che utilizza questa opzione di viaggio: troppe poche corse per troppe persone.
Roma è una delle città più belle, su questo non vi è alcun dubbio, ma non viene valorizzata e migliorata come meriterebbe.
Roberta Sarbia