(ASI) Le cosiddette sardine e Mattia Santori dovrebbero trarre esempio dagli angeli di Mario Furlan ed unirsi a loro per aiutare chi vive in difficoltà . Il movimento delle sardine, così denominato per l’ammassamento che producono nelle piazze, alla stregua di sardine “sottolio”, in cui protestano contro l’avanzare del populismo e del sovranismo, produce solo l’effetto di un grande fuoco di paglia.
Giusto e bello ciò che dicono, fantastica l’aggregazione pacifica di donne e uomini uniti dall'anelito del cambiamento, ma c’è da chiedersi cosa fanno realmente.
Preferisco il pragmatismo dell'Associazione “City Angels” che , in gran parte delle città italiane, si adopera per aiutare coloro che vivono nel disagio, fornendo loro un pasto caldo, coperte e, spesso, ospitalità in strutture. Sono persone che volontariamente si riuniscono: con addosso una maglia rossa ed un berretto blu girano per le vie delle città, anche per difenderne la sicurezza. Persone che si riuniscono come le sardine, producendo effetti positivi contrariamente a quanto fanno le sardine.
Si può dire che le sardine non fanno nulla per il prossimo, mentre i “City Angels” tanto.
Potrebbe sembrare un paradosso, ma se guardiamo bene non lo è.
Le sardine sono un movimento pseudo-politico, i “City Angels” no. E’ questa la differenza sostanziale.
Le cosiddette sardine e Mattia Santori dovrebbero trarre esempio dagli angeli di Mario Furlan ed unirsi a loro per aiutare chi vive in difficoltà, anziché manifestare a favore di chissà quale potere forte.