(ASI) Dopo molte battaglie, tra le aule del parlamento, sui giornali e sulle trasmissioni televisive, in ultimo Striscia la Notizia e le Iene (si veda per questo la trasmissione del 9 novembre http://www.iene.mediaset.it/puntate/2015/11/09/roma-le-case-confiscate-alla-mafia-che-fine-fanno-_9730.shtml), la Consap è riuscita a far portare dai Grillini alla discussione del parlamento un
emendamento importantissimo per le forze dell'ordine. Questo emendamento sollecitato proprio dalla Segreteria provinciale Consap di Palermo e originariamente presentato a firma del Movimento 5 stelle (Di Maio, Sarti, Nuti, Nesci e altri 4) è stato poi riformulato, durante la discussione in Commissione Giustizia, ma ha mantenuto l'esatto spirito originario. Finalmente gli immobili confiscati alla mafia potranno essere anche dati in affitto agli appartenenti delle forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco. Ma c'è di più, fino ad ora molti di questi immobili erano stati già assegnati alle questure e ad altri enti per finalità alloggiative, ma non potevano essere di fatto utilizzate perché gli appartamenti erano da ristrutturare e non c'erano i fondi per farlo. Il Sindacato di Polizia Consap, già da tempo, aveva però proposto una soluzione che permettesse, anche in mancanza di disponibilità economica da parte del Ministero competente, di ristrutturare l'immobile praticamente a costo zero. Fatta una graduatoria per stabilire chi, tra i poliziotti, avesse più bisogno di questi alloggi, gli assegnatari avrebbero provveduto da soli a ristrutturare l'appartamento, con tanto di preventivo e cose fatte in regola. Successivamente l'importo pagato per la ristrutturazione sarebbe stato scomputato dall'affitto che i poliziotti avrebbero pagato mensilmente. Alla fine il senso dell'emendamento approvato oggi in parlamento è perfettamente questo.
Solo a Palermo per la Polizia di Stato si sbloccherebbero, dopo il si definitivo del Senato, circa trenta alloggi, confiscati alla mafia ed assegnati alla Questura di Palermo,vuoti ormai da anni oppure occupati dagli abusivi.
È una grande vittoria per la legalità e per le forze dell'Ordine che hanno pagato un enorme tributo di sangue per la lotta alla Mafia- dichiara Igor Gelarda Dirigente della Consap di Palermo. Finalmente siamo riusciti a sbloccare una situazione che si protraeva da tanti anni ed era anche costosa per la pubblica amministrazione in quanto di alcuni appartamenti noi continuavamo a pagare le spese per lavori straordinari o per il condominio, pur senza usufruirne.
Ed è anche una grande vittoria dIl movimento 5 stelle- continua Gelarda- è stato subito disponibile nei nostri confronti ed ha ascoltato le nostre esigenze. E così dopo alcuni serrati confronti, proprio con la Segreteria Consap di Palermo dove particolarmente sentito è questo problema, siamo arrivati all'elaborazione dell'emendamento portato oggi in commissione Giustizia. Successivamente l'emendamento è stato riformulato dalla maggioranza e votato anche se lo spirito è rimasto esattamente quello originario.
La gente non sa che ci sono tanti tra i miei colleghi- conclude Gelarda- che hanno difficoltà enormi per arrivare a fine mese. Si tratta di poliziotti monoreddito, con famiglie numerose o con disabili a carico o che hanno dovuto affrontare grosse spese per malattie spiacevoli e gravi. Adesso, sbloccando questa vicenda degli alloggi si potrà dare un contributo sostanziale a queste famiglie in difficoltà che sono quelle che saranno le destinatarie di questi alloggi, per l'occupazione dei quali è previsto, come è stato già applicato, un canone sociale ridotto.
Igor Gelarda
Dirigente Consap
===================
*ASI precisa: la pubblicazione delle lettere in redazione non significa necessariamente condivisione dei contenuti delle stesse, che lo ribadiamo: rappresentano pareri e posizioni esclusivamente personali, per cui ASI declina ogni responsabilità. Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, invitiamo i lettori ad approfondire sempre l'argomento trattato e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.