(ASI) Roma - Circa duecento persone ieri sera hanno sfilato tra Casale San Nicola e la Cassia per dire no al centro di accoglienza ospitato nell'ex scuola Socrate.
Alla fiaccolata, organizzata dal Presidio Casale San Nicola, ha partecipato anche una rappresentanza di residenti dell'Infernetto, il quartiere vicino Ostia dove, due giorni fa, si è scoperto che decine di immigrati egiziani erano stati sistemati in un nuovo sedicente 'centro profughi' senza che la cittadinanza fosse nemmeno avvisata. "Anche noi residenti di Casale San Nicola siamo pronti a scendere in piazza con loro - ha detto Andreia Ruggeri, portavoce del Presidio - per difendere il loro quartiere come il nostro e l'intera città dalla prepotenza e dall'abuso di potere di chi pensa di poter di poterne disporre a piacimento nell'ignavia di chi lì abita". "Con la fiaccolata di ieri sera il Presidio di Casale San Nicola ha dato un messaggio preciso: i romani non si arrendono. Sono passati pochi giorni dall'avvio del tavolo con prefettura e questura avviato dal Comitato spontaneo Casale San Nicola e le promesse sono già state disattese: nella strada, priva di illuminazione che porta alla Socrate, gli immigrati passeggiano senza protezione, e camionette della polizia se ne sono viste solo per controllare la pacifica manifestazione di noi residenti. Non abbiamo alcuna intenzione di farci prendere in giro e la presenza alla fiaccolata di tanti residenti della Storta e dell'Infernetto è la dimostrazione che a Casale San Nicola non siamo soli: è la città intera che si ribella alle manganellate del prefetto".
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