(ASI) Roma - "Ci voleva CasaPound per far arrivare le forze dell'ordine all'insediamento abusivo di via Cassia 1134. L'ex casa di riposo dei ferrovieri, da tempo diventata rifugio di nomadi e sbandati di ogni genere nella completa
inerzia del Municipio XV, non aveva mai visto un tale schieramento di polizia, evidentemente sul posto più per la preoccupazione di una manifestazione di CasaPound Italia che non per allontanare gli occupanti dello stabile". Lo afferma in una nota Andrea Antonini, vicepresidente di Cpi.
"Dopo aver segnalato alle istituzioni e alle forze dell'ordine la drammatica situazione di degrado della zona e l'incremento di furti e rapine nel quartiere, infatti, ai residenti della Giustiniana non è rimasto altro che chiamare Cpi: segno del sempre più evidente scollamento tra Stato e cittadini - sottolinea Antonini - E questo pomeriggio, nonostante la pioggia, tantissimi cittadini erano presenti per protestare contro l'insediamento abusivo e chiedere con forza che venisse sgomberato. Un risultato lo abbiamo ottenuto: le forze dell'ordine sono infatti entrate nello stabile e hanno preso contezza del numero degli occupanti, per poi assumere l'impegno con noi e con i residenti che la situazione verrà risolta a stretto giro e che l'immobile verrà presto messo in sicurezza. Un impegno sul quale assicuriamo fin d'ora che vigileremo, pronti a tornare in piazza anche senza autorizzazione per evitare un'occupazione di massa del nostro quartiere, che, ribadiamo, non potrebbe essere tollerata".
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