(ASI) Lettere in redazione. Povera Vibo Valentia, sembrano essere discesi i barbari delle steppe, tutto è nell'assoluto degrado tranne che nei due corsi principali, l'ordinaria manutenzione pare essere inesistente, marciapiedi invasi da erbaccia, spazzatura ovunque. Il culmine di questa barbarie si raggiunge in uno dei posti più belli del centro vibonese, un sito unico sia per il panorama che per l'archeologia di Vibo Valentia.
I cittadini vibonesi segnalano su Facebook da mesi, se non da anni, la surreale situazione di abbandono del Parco delle Rimembranze, ma alla maggioranza ospitata nel municipio della città sembra interessare poco. Questo magnifico parco ci accoglie al cancello con una pozzanghera di dimensioni spropositate che bisogna guadare non senza difficoltà; all'interno, il parcheggio è completamente sconnesso; la vegetazione selvatica è dilagante; le staccionate in parte divelte marciscono e si anneriscono senza alcuna manutenzione da anni. A questi inconvenienti si somma la constatazione che trovare una panchina integra è solo un miraggio. Ovunque si sono susseguiti atti vandalici senza sorveglianza alcuna, nonostante il parco sia adiacente alla Scuola di Polizia. I rifiuti sono gettati dappertutto e non solo per inciviltà, dato che i contenitori dell'immondizia sono in certi casi stracolmi da mesi. Le strutture in legno dove un tempo vi era un bar e poi il deposito degli attrezzi sono divenute persino ricovero per tre senzatetto.
Nella parte più alta del parco è presente il basamento del tempio dorico scavato dall'illustre archeologo Paolo Orsi nel 1916, tempio quasi invisibile per la vegetazione. Lo stesso archeologo aveva intrapreso la campagna di scavi nel sito proprio pensando che l'amenità del luogo e l'ampiezza del panorama non sfuggisse ai Greci per la realizzazione di un santuario. Oggi questo magnifico punto di osservazione, da Orsi definito uno dei più belli dell'intera Calabria, non è però sfuggito al degrado. Se dovessimo stabilire una classifica dei luoghi migliori per irritarsi dinanzi all'incapacità di svolgere il proprio compito da parte di alcuni politicanti metteremmo ai suoi vertici proprio questo luogo. Che dire poi delle torre delle mura di Hipponion in parte scavata nel 2006 ai limiti del parco? Essa è completamente invisibile e alcuni alberi sono spuntati pericolosamente attorno al suo perimetro. Sembra un incubo senza fine questa amministrazione comunale che nel degrado generale, in particolare in prossimità delle elezioni, ci si aspetterebbe curasse il parco dando un minimo di parvenza d'impegno per motivi elettorali. Per regola d'imparzialità bisogna riconoscere un primato a chi guida questo comune da cinque lunghi e interminabili anni: essere stata la peggiore amministrazione comunale di Vibo Valentia nella storia della Repubblica.
Manuel Zinnà, vicepresidente di Rete Civica Vibonese.