E' chiaro che vanno riconosciuti i diritti delle coppie non tradizionali come quelle omosessuali: anche Papa Francesco ha invitato alla "accoglienza cordiale" nei confronti delle coppie conviventi, comunque formatesi. Ma se nelle coppie omosessuali, che certamente rappresentano una minoranza, è impossibile distinguere il papà dalla mamma, perchè bandire le parole "padre" e "madre" che identificano la maggioranza delle coppie? Forse perchè negli ultimi tempi le parole della consuetudine e del buon senso sono spesso interpretate come sinonimo di "atto discriminatorio"? Le coppie omosessuali non vanno discriminate ma distorcere il linguaggio, generare aborti modulistico-lessicali ci sembra veramente assurdo. Imporre formule artificiose o decreti apertamente non condivisi dalla maggioranza rappresenta un gesto di prepotenza ideologica. Perchè non permettere che i cittadini scelgano attrraverso un referendum? Perchè seguire la strada della costrizione e non percorrere quella di una scelta veramente libera e democratica? Le nostre Amministrazioni Locali e le nostre Istituzioni ricordino sempre che se da un lato ci sono minoranze da tutelare, dall'altro è doveroso rispettare quanti si battono a difesa delle identità, delle tradizioni, dei valori, cioè delle colonne portanti della nostra vita.
Forza Nuova Napoli