"Crocetta si è dimostrato l'ennesimo politicante succube dei poteri forti internazionali che operano contro gli interessi dei popoli", afferma Giuseppe Provenzale, segretario regionale di FN, spiegando l'azione militante.
"MUOS, aumento Irpef, in ossequio al Fiscal Compact, mancata attuazione dell'art. 37 dello Statuto speciale (sulla cui base spettano alla Sicilia le imposte pagate dalle imprese con stabilimenti nell'Isola, ma con sede legale altrove), nuovo regalo di 10 litri al secondo dell'acqua pubblica di S.Stefano di Quisquina alla multinazionale Nestlè, silenzio sul noleggio a ricchi americani del tempio di Segesta e sulle necessità della nostra agricoltura ... una lunga teoria di "vorrei, ma non posso", di passi indietro e voltafaccia fanno di questo rivoluzionario di cartone un degno continuatore di quel Raffaele Lombardo che tanta delusione ha prodotto tra molti siciliani in buona fede, un altro autonomista parolaio".
"La campagna elettorale è finita da un pezzo - prosegue l'esponente di FN - e di Crocetta resta solo il nulla; la Sicilia è una colonia e il suo presidente non ha nessuna intenzione di difenderne i reali interessi, consegnandola alla morte fisica ed economica e annientandone ogni speranza, anche il M5S sembra averlo capito".