Tale prelievo fiscale si traduce oltre che in una minore capacità di spesa dei contribuenti, anche in un abbattimento dei livelli di competitività delle imprese costrette, quindi, a praticare un livello di prezzi più elevato rispetto ai competitor esteri al fine di recuperare la redditività compressa dal prelievo fiscale. Ogni lavoratore costa mediamente di contributi Inps al suo datore di lavoro circa 3 mila euro l'anno. Quindi una piccola impresa con 4 operai o impiegati più il titolare, solo di contributi previdenziali dovrà versare per essere in regola, oltre 10 mila euro l'anno. Addirittura peggio va per quei commercianti che hanno deciso di aprire un negozio all'interno dei centri commerciali, perchè, oltre al carico fiscale devono soldi anche al gestore del centro commerciale. Tutto questo sta producendo una giusta insorgenza e sta portando ad una doverosa unità degli intenti. In ragione di questo, la Federcontribuenti ha dedicato un'area specializzata nei problemi ed esigenze della piccola e media imprenditoria, il presidente Finocchiaro: «serve una rappresentanza vera dei bisogni della piccola e media impresa, vessata dal fisco e sempre piu' stritolata dalle banche. C'è da calcolare in quale misura, i finanziamenti pubblici per le infrastrutture, coinvolgano concretamente le piccole imprese, vanno riviste le regole sul subbappalto che oggi costituisce un sistema per ribaltare sui piccoli l'esigenza di risparmio per le grandi, serve una tutela contrattuale delle mille situazioni che vedono le PMI soccombere di fronte alle imposizioni delle grandi, una nuova rappresentanza al di fuori delle tradizionali organizzazioni che oggi sembrano essere diventate piu' strutture per fornire servizi che organismi di rappresentanza politico e sindacale ». Federcontribuenti Imprese sara' una struttura radicata nei territori per dare voce alle aziende vessate dalla crisi economica ma che vogliono produrre e non soccombere.
L'Italia nel costo del lavoro si posiziona al primo posto per il peso della tassazione. A guidare la Federcontribuenti Imprese sarà Serena Cantoni, imprenditrice romana: «Non sono un tecnico ma per non farmi schiacciare ho imparato ad essere un buon legale, un'acuta commercialista e una contabile esperta. Per questo ho deciso di portare la mia personale esperienza in Federcontribuenti e di mettermi quindi al servizio di tutti quegli imprenditori che da soli non possono farcela. Non saremo la solita sterile rappresentanza, puntiamo ad essere punto di riferimento per una categoria di lavoratori che ha la grande potenzialità di risollevare, economicamente, l'Italia. Lo Stato deve lasciarci lavorare in pace e non vivere dei nostri sacrifici». I primi punti di intervento della Federcontribuenti imprese verteranno sul sistema impositivo fiscale e sui contratti che stritolano i commercianti nei centri commerciali.
Ufficio Stampa Federcontribuenti