(ASI) - Il rapporto ISTAT relativo a occupati e disoccupati di luglio 2025, anche se ancora basato sui dati provvisori, mostra che l'occupazione in Italia registra un lieve ma significativo miglioramento. Il numero di occupati raggiunge 24.217.000 unità, segnando un aumento di 13.000 persone rispetto a giugno (+0,1%).
In base a quanto specificato, il tasso di occupazione sale così al 62,8%, facendo segnare un lieve incremento pari a 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente; anche il il tasso di disoccupazione, scende di 0,3 punti percentuali rispetto a giugno e si attesta al 6,0%. La crescita degli occupati in particolare coinvolge gli uomini, mentre le donne diminuiscono.
Un’analisi più approfondita in termine di genere, evidenzia che gli uomini occupati aumentano di 49.000 unità (+0,4%) e i disoccupati scendono di 37.000 (-4,5%), mentre le donne occupate diminuiscono di 37.000 unità (-0,4%) e le disoccupate calano anch’esse di 37.000 (-4,7%). I dati suggeriscono che i miglioramenti sul piano dell’occupazione sono pertanto trainati principalmente dalla ripresa del lavoro maschile, mentre le donne restano ancora in una posizione più delicata e fragile. I dipendenti permanenti crescono, mentre gli autonomi registrano una lieve flessione dello 0,7%. Rispetto al 2024 i permanenti sono aumentati di 351.000 unità mentre gli autonomi di 55.000 unità. In controtendenza i contratti a termine che fanno registrare un calo di 188.000 unità.
In termini assoluti, il numero di disoccupati diminuisce di 74.000 unità, attestandosi attorno a 1.532.000 persone; il tasso di disoccupazione giovanile mostra anch’esso un andamento favorevole, calando al 18,7%, con una diminuzione di 1,4 punti percentuali.
Il trimestre maggio-luglio 2025 mostra segnali di crescita rispetto al trimestre precedente: gli occupati aumentano di 51.000 unità rispetto a febbraio-aprile con un aumento +0,2%, mentre i disoccupati sono in crescita di 28.000 unità con un aumento di 1,8%. Gli inattivi invece diminuiscono di 67.000 unità pari a un -0,5%. Il termine inattivi si riferisce alle persone in età da lavoro (ossia 15-64 anni) che non fanno parte delle forze di lavoro, cioè che non sono occupate (non lavorano) e non sono disoccupate (non cercano lavoro attivamente).
Nel complesso, i dati provvisori di luglio 2025 delineano un contesto di lievissima ma stabile ripresa del mercato del lavoro italiano, con più occupati, soprattutto impiegati stabili; disoccupazione in calo, anche tra i giovani e inattività in tenuta.
Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia



