(ASI) Con l’elezione di Gianmarco Urbani alla presidenza di Confindustria Umbria, la regione compie un passo deciso verso il futuro, affidandosi a una guida giovane, dinamica e profondamente radicata nel territorio. Urbani, dirigente emergente, incarna il passaggio generazionale che molti auspicavano: un imprenditore cresciuto nel cuore dell’eccellenza agroalimentare italiana, ma con lo sguardo rivolto ai mercati internazionali.
Alla guida del gruppo Urbani Tartufi, simbolo dell’enogastronomia made in Italy, Gianmarco ha saputo coniugare la tradizione familiare con una visione imprenditoriale moderna, capace di innovare senza snaturare. La sua nomina a presidente degli industriali umbri non è solo un riconoscimento personale, ma anche un segnale forte: l’Umbria vuole essere protagonista nel panorama nazionale, puntando su competenze, apertura e capacità di rappresentanza.
Il contesto familiare da cui proviene Urbani è significativo.
Ada Urbani, già senatrice, ha lasciato un’impronta indelebile nel tessuto culturale della regione. Il suo impegno come mecenate, in particolare a Spoleto e nel sostegno al Festival dei Due Mondi, ha contribuito a valorizzare il patrimonio artistico umbro, legando la famiglia a una visione della cultura come motore di sviluppo e identità. Bruno Urbani, il padre, è stato tra l’altro presidente di Confindustria Umbria, presidente della Banca Popolare di Spoleto e amministratore delegato della Urbani Tartufi.
A completare il quadro c’è Paola Agabiti Urbani, già assessore regionale con deleghe strategiche come Turismo, Bilancio e Cultura. La sua azione istituzionale ha rilanciato l’immagine dell’Umbria, rendendola una delle mete più attrattive del panorama italiano. Dalla partecipazione a fiere internazionali ai grandi eventi mediatici, il suo lavoro ha dato nuova linfa alla regione, rafforzandone il brand e la visibilità.
L’ascesa di Gianmarco Urbani alla guida di Confindustria Umbria non è quindi un fatto isolato, ma parte di un disegno più ampio: quello di una famiglia che ha saputo intrecciare impresa, cultura e istituzioni, costruendo un modello di eccellenza e rappresentanza. Un mosaico che oggi si arricchisce di una nuova tessera, con l’ambizione di proiettare l’Umbria verso scenari sempre più competitivi e qualificanti.
*Fonte foto: Confindustria Umbria



