(ASI) La Cina sta emergendo come un leader mondiale nell'innovazione e nella tecnologia, con una serie di iniziative strategiche che la pongono in una posizione di vantaggio senza precedenti.
Secondo una ricerca condotta dall'Australian Strategic Policy Institute (Aspi), la Cina ha raggiunto una leadership in ben 37 dei 44 ambiti tecnologici critici, superando di gran lunga altri paesi come gli Stati Uniti. La proliferazione di documenti di ricerca ad alto impatto generati dai suoi istituti di ricerca è testimonianza di questa supremazia, con la Cina che domina in settori vitali come l'intelligenza artificiale, la biotecnologia e le energie rinnovabili.
Negli ultimi decenni, la Cina ha dimostrato un impegno senza precedenti nell'innovazione e nello sviluppo tecnologico, investendo massicciamente in parchi scientifici e zone ad alta tecnologia. Questa iniziativa fa parte di un ampio movimento di riforma e apertura avviato alla fine degli anni '70, con l'obiettivo di modernizzare l'economia e attrarre investimenti stranieri cruciali per lo sviluppo del paese.
I parchi scientifici e tecnologici, approvati dal Consiglio di Stato cinese sin dal 1991, mirano a promuovere l'innovazione attraverso l'attrazione di investimenti esteri, il trasferimento di tecnologia e il supporto alle start-up ad alta tecnologia. Attualmente, ci sono ben più di 80 parchi scientifici in Cina, distribuiti in tutto il paese e identificati dal Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese. Questi parchi giocano un ruolo chiave nel sostenere l'economia di mercato, facilitando il trasferimento di ricerca universitaria alle imprese emergenti attraverso incubatori sponsorizzati dal governo.
Le zone ad alta tecnologia sono sviluppate su misura per specifiche esigenze, con un'attenzione particolare a settori strategici come l'IT, i prodotti farmaceutici e i nuovi materiali. Programmi governativi come il Programma 863 e il Programma 973 forniscono fondi e supporto tecnico per la ricerca e lo sviluppo in settori chiave, mentre i parchi "eco-industriali" si concentrano sulla sostenibilità e sull'innovazione ambientale.
Parallelamente agli sforzi nell'innovazione tecnologica, la Cina ha fatto progressi significativi nella protezione della proprietà intellettuale (PI). Nel corso degli anni, sono state promulgate leggi e regolamenti per rafforzare la protezione dei diritti di brevetto, allineandosi agli standard internazionali e aderendo a trattati internazionali come la Convenzione di Parigi e l'Accordo di Madrid.
L'Ufficio Statale cinese della Proprietà Intellettuale ha rivelato recentemente dati impressionanti che dimostrano il forte impegno del paese verso la protezione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) e l'innovazione. Nel corso del 2023, la Cina ha autorizzato un totale di 921.000 brevetti di invenzione, 2,09 milioni di modelli di utilità, 638.000 disegni e 4.383.000 marchi registrati. Questi numeri evidenziano un aumento significativo rispetto agli anni precedenti e confermano il ruolo di primo piano della Cina nel campo della protezione dei DPI.
Inoltre, la Cina ha riconosciuto 13 prodotti a indicazione geografica e ha autorizzato 5.842 entità commerciali all'uso di segni speciali per l'indicazione geografica. È stato anche concesso il via libera a 201 marchi collettivi e marchi di certificazione per essere registrati con indicazioni geografiche. Questi risultati sottolineano l'attenzione crescente della Cina verso la tutela dei marchi e la valorizzazione dei prodotti distintivi delle diverse regioni del paese.
Un altro dato rilevante riguarda il numero di domande di registrazione internazionale di brevetti, disegni e marchi presentate attraverso il Patent Cooperation Treaty (PCT), il Sistema dell'Aia e il Sistema di Madrid. Nel 2023, la Cina ha presentato rispettivamente 73.812 domande di registrazione internazionale di brevetti, 1.166 (nei primi 11 mesi) di disegni e 6.196 di marchi, confermando il suo status di leader mondiale anche in questo ambito.
L'aumento esponenziale delle domande di brevetto in Cina riflette l'entusiasmo per l'innovazione nel paese. Le riforme nel sistema brevettuale cinese hanno esteso la protezione e allentato le restrizioni, incoraggiando individui e imprese a richiedere brevetti per competere a livello globale.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia