(ASI) Come atteso l’inflazione ha mostrato a gennaio un piccolo rimbalzo passando, secondole stime provvisorie, dallo 0,6% di dicembre allo 0,8% (nostra stima +0,7%).
Il datoconferma l’Italia, anche sulla base dell’indice armonizzato, come il Paese che, tra igrandi dell’eurozona, ha compiuto i maggiori progressi in termini di rientro delledinamiche inflazionistiche.Il quadro attuale rimane piuttosto rassicurante, nonostante la presenza di moderatielementi di tensione su alcuni beni energetici e sull’alimentare, nella componente nonlavorata.
In Europa, l’indice armonizzato, anche grazie alla stagione dei saldi in alcuni paesi, èdiffusamente in riduzione. La core inflation è in frenata. Ci sono le premesse, dunque,per una politica monetaria meno restrittiva da parte della BCE.L’insieme di questi fattori - inflazione sotto controllo e riduzione dei tassi guida -potrebbe dare un po’ di slancio a consumi e investimenti, snodo cruciale in uncontesto di debolezza internazionale, rendendo meno dolorosa l’eventuale correzionedi bilancio che sarà probabilmente necessaria in Italia. Questa è la nota dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi sull’inflazione a gennaio.