Approfondimento Crisi Economica- Origine, analisi e sue prospettive
(ASI) Nella ricerca della comprensione della crisi economica attuale non possiamo pensare di trovare soluzioni senza avere analizzato le cause che l'hanno generata. La crisi è iniziata a metà del 2008 con la caduta dei titoli subprime che fevero fallire la Leemhan Brothers e favorì la Solomon Brothers con l'effetto collaterale di far fallire anche il commercio mondiale.
Con un errore di valutazione pareva che questa crisi fosse scongiurata ma non si capì che poteva che potesse contagiare altre aree del mondo. Infatti la crisi si spostò rapidamente dagli Stati Uniti all'Europa. La Banca Centrale Usa per ovviare a questo problema aumetò la stampa delle banconote in modo considerevole perché i singoli Stati membri degli Stati Uniti hanno la garanzia federale sui loro debiti, mentre nella Unione Europea la BCE non può fare come la banca centrale nord americana. Questo significa che l'unificazione politica dell'Euro zona non è completa.
L'unico rimedio possibile per risolvere questa crisi dell’Unione è quello di manovre finanziarie sui debiti che però hanno un carattere depressivo causato dall'aumento delle tasse su un'economia stagnante.
Un'altra possibilità potrebbe essere quella che la BCE facesse un'unica manovra macro-economica con l'appoggio di altre istituzioni finanziarie internazionali prestando ingenti somme di denaro ad un bassissimo tasso d'interesse agli Stati membri per il loro rilancio economico.
L'aumento costante della cadutoìa dei PIL nazionali europei insieme ai soldi che devono e dovranno essere spesi per pagare i tassi d'interesse sui debiti sovrani, infatti, divorano gli introiti delle stesse manovre finanziarie parziali correttive realizzate con l'aumento delle tasse e i tagli ai settori vitali.
Tale situazione a lungo termine può diventare insostenibile e, continuando su questa linea economica del rigore senza crescita si rischia di raggiungere un invcremento percentuale dei PIL negativi a due cifre. In Europa siamo ancora sufficientemente lontanio da questo scenario, ma dobbiamo tornare a fare crescere l'economia urgentemente a breve e a medio termine.
Secondo le previsioni di confindustria il prossimo anno il PIL italiano dovrebbe scendere dell'1,6%.
L'Italia per vedere migliorare la sua situazione economica dovrebbe realizzare a livello capillare il trasporto merci su ferrovia, migliorare le infrastrutture su tutto il territorio nazionale, dovrebbe inoltre riuscire a produrre energia pulita (solare,biomasse,biogas,eolica,idrolettrica,geotermica e ricorrere anche al metano) in grande quantità affrancandosi dal giogo di una dipendenza molto forte dal petrolio. Fino a raggiungere il risultati ideale o utopico di poter persino fare a meno dello stesso petrolio. Convertire tutti i tipi di trasporto pubblico e privato con motori elettrici e a metano, oppure con motori ibridi. L'utilizzo di tali fonti di energie alternative e più pulite avrebbe potuto contribuire allo sviluppo di un'economia più sostenibile con l'ambiente e con la realtà antropica.
Inoltre il Paese necessita di un urgente assetto idro-geolocico che potrebbe favorire pure allo sviluppo dell'eco-turismo e del turismo in generale. Raggiungendo questo ambizioso, difficile, ma possibile obiettivo potrebbero essere valorizzati anche altri settori, come ad esempio, agricoltura specializzata,pesca qualificata,artigianato di eccellenza, eno-gastronomia di eccellenza, moda di alto livello, commercio qialificato, reti di piccole e medie imprese che,specializzatesi adeguatamente, potrebbero penetrare nei mercati esteri in maniera estremamente incisiva ed efficace. La crisi ha colpito anche Paesi più virtuosi dove il rapporto tra PIL-DEBITO e DEFICIT-PIL è sicuramente migliore di quello italiano. Questo accade perché l'indecisione politica dell'Unione Europea proietta sui mercati un fattore economico di instabilità, inducendo gli investitori internazionali a non investire nell'Euro zona.
Fine prima parte , la seconda parte verrà pubblicata domani