(ASI) Il ministro dell'Economia Tremonti, presentando in commissione al Senato il maxiemendamento al ddl stabilità con le misure richieste da Ue e Bce, ne ha resi noti i punti. Venticinque articoli, ventitre pagine e dieci punti che arriveranno in aula al Senato venerdì mattina.
Appaiono scongiurate modifiche agli articoli 8 e 18, nonostante nel tardo pomeriggio il senatore dell'Idv Elio Lannutti aveva annunciato che l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fosse stato ritocatto al fine di facilitare i licenziamenti. Pronta la smentita di Antonio Gentile, sottosegretario al Tesoro: "Il ministro Tremonti nell’illustrare il maxiemendamento non ha mai parlato, né accennato, ad una eventuale modifica né dell’art. 8 né dell’art. 18. Il ministro Tremonti ha detto l’esatto contrario. In Commissione ha sostenuto che non saranno apportate modifiche ai due articoli in questione". Ecco, sommariamente, gli estremi delle altre misure contenute nel maxiemendamento:
Pensioni: a partire dal 2026 l’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia sarà 67 anni (articolo 4 bis del testo).
Dismissione di immobili pubblici: un primo decreto per l’individuazione degli immobili pubblici sarà emanato entro il 30 aprile 2012 e dovrà prevedere anche una quota non inferiore al 20 per cento delle carceri non utilizzate e delle caserme in uso alle forze armate. I proventi netti che deriveranno dalle cessioni dei beni immobili pubblici saranno destinati alla riduzione del debito pubblico.
Donne: nelle zone in cui il tasso di occupazione femminile è inferiore almeno del 20 per cento rispetto a quello maschile (o nelle quali la disoccupazione femminile supera il 10 per cento) è previsto un contratto di inserimento. Riguarderà le donne di qualsiasi età e che non lavorano regolarmente da almeno sei mesi.
Ordini professionali: verranno riformati gli ordini professionali con l’abolizione delle tariffe minime e la possibilità di costituire società tra professionisti per esercitare anche più di un’attività.
Mobilità: se in un’amministrazione i dipendenti pubblici verranno considerati in eccedenza potranno essere posti in mobilità. Se però questi ultimi non potranno essere ricollocati riceveranno per la massimo due anni una retribuzione dell’80 per cento.
Part-time: le parti individuali, nel rispetto della contrattazione collettiva, potranno stabilire liberamente clausole più flessibili e delastiche.
Occupazione giovanile: non ci saranno contributi per i primi tre anni di apprendistato per i datori di lavoro che occupano fino a nove addetti.
Gestione separata: aumenta dell’1 per cento l’aliquota contributiva pensionistica e l’aliquota contributiva per gli iscritti alla gestione separata.
Editoria: sono previsti tagli ai contributi che scendono a 19,55 milioni di euro nel 2012, a 16,25 milioni nel 2013 e a 12,902 milioni nel 2014.
Terreni agricoli: verranno individuati per la vendita «i terreni a vocazione agricola, non utilizzabili per altre finalità istituzionali, di proprietà dello Stato».
Benzina: aumenta l’aliquota sulla benzina e sul gasolio fissate a 614,20 euro e a 473,20 per mille litri di prodotto; a decorrere dal primo gennaio 2013 a 614,70 euro e a 473,70 per mille litri di prodotto.
Tav: le aree interessate alla realizzazione della Torino-Lione sono «di interesse strategico nazionale». Chi vi si introduce sarà punito a norma dell’articolo 682 del codice penale e potrà essere punito con l’arresto da tre mesi ad un anno e ammenda.
Nuovi nati: sono stati prorogati fino al 2014 i prestiti a tassi agevolati previsti del Fondo di credito per i nuovi nati.
Servizi pubblici locali: il maxiemedamento prevede di «realizzare un sistema liberalizzato dei servizi pubblici locali di rilevanza economica attraverso la piena concorrenza nel mercato e di perseguire gli obiettivi di liberalizzazione e privatizzazione dei medesimi servizi». Si stabilisce inoltre il «potere sostitutivo» del governo nel caso in cui gli enti locali non procededano alle liberalizzazioni.
Nuove autostrade: è prevista la defiscalizzazione per realizzare nuove autostrade e non in generale nuove “opere pubbliche”.