(ASI) Elon Musk è considerato come il primo “inventore” ad armonizzare innovazione tecnologica e sostenibilità. Si perché la crescita industriale ed economica esponenziale inaugurata da James Watt nel 1775 con l’avvento della macchina a vapore, ha spinto gli uomini a concentrarsi nello sviluppo tecnologico e scientifico delle macchine senza la fondamentale analisi della scarsità delle risorse naturali.
La comunità finanziaria mondiale ha dunque premiato la previdenza dell’imprenditore sudafricano moltiplicando il valore delle azioni Tesla (valore attuale 1500). Quella che era la sua piccola azienda di Silicon Valley, oggi si colloca di diritto tra i più grandi colossi automobilistici raggiungendo la cifra straordinaria di 300 miliardi di dollari.
Le innovazioni di Elon Musk non solo appagano gli investitori e ambientalisti ma sorprendono anche il mondo intero per la loro proiezione al futuro; Tesla infatti è sempre più vicina alla tecnologia di guida autonoma.
I primi prototipi di veicoli totalmente indipendente vennero proposti nel 2004, quando la DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency), l’agenzia per i progetti di ricerca avanzata della difesa degli Stati Uniti, annunciò una sfida che consisteva nello sviluppo di una auto a guida autonoma in grado di completare un percorso di oltre 200 chilometri nel deserto californiano del Mojave. Il veicolo di maggior successo riuscì a coprire poco più di 11 chilometri e la rivista statunitense “Popular Science” definì l’evento come “la disfatta della DARPA nel deserto”.
I risultati insoddisfacenti spinsero comunque diverse società tecnologiche a cimentarsi nel progetto, tra cui Google, che nel 2010 postò in un blog la notizia dell’ottimo funzionamento delle auto totalmente autonome
Quella che era considerata tecnologia da fantascienza in pochi e brevi anni è diventata realtà su strada.
Lo scorso luglio, Elon Musk è intervenuto sull’argomento all’apertura della WAIC (World Artificial Intelligence Conference) di Shanghai: “Completeremo le funzionalità basilari e raggiungeremo il livello 5 di guida autonoma entro la fine dell’anno”. Il livello 5 costituisce, nella scala Sae, il gradino più alto della guida automatizzata e rappresenta un requisito mai raggiunto prima.
La difficoltà di digitalizzazione delle forme di lavoro umano ha rappresentato da sempre un grande ostacolo a causa di due importanti fattori: il “pattern matching”, la capacità umana di riconoscimento dei modelli, e la comunicazione complessa. Oggi però i computer sanno fondere queste due essenziali prerogative e svolgere funzioni che sempre più si avvicinano al modello di lavoro dell’uomo.
A dirigere l’umanità verso una nuova rivoluzione delle macchine, Elon Musk è in prima fila ed è pronto a concretizzare l’ennesimo traguardo.
Tommaso Maiorca per Agenzia Stampa Italia
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